martedì 2 dicembre 2014

Poste punta sul crowdfunding per finanziare nuovi progetti

L'azienda guidata da Francesco Caio sigla un accordo con Eppela per reperire risorse destinate a iniziative votate all'innovazione tecnologica. In vista il rafforzamento con Postepay Crowd

di A.S.
Un portale di crowdfundingfinanziamento collettivo) per finanziare nuovi progetti d'impresa. Il progetto, nei piani di Poste Italiane, nascerà grazie a un accordo con Eppela, portale di crowdfunding reward-based fondato da Nicola Lencioni, che affiancherà la società guidata da Francesco Caio (nella foto) nel selezionare e promuovere i progetti da finanziare. Eppela è una piattaforma che permette al pubblico di partecipare al finanziamento di un progetto ricevendo in cambio un premio o una specifica ricompensa, non in denaro. Ad esempio, quando si finanzia la produzione di un nuovo prodotto in cambio si può ottenere il prodotto personalizzato, o a un prezzo scontato rispetto a quello di mercato. Il crowdfunding di tipo reward, quindi, può finanziare qualunque progetto, non necessariamente di nuove imprese, ma anche proposto da una pmi già operativa, mentre i portali di equity crowdfunding, regolati da Consob, possono finanziare solo startup innovative.
I tempi e i dettagli tecnici del progetto di Poste nel crowdfunding anticipato oggi sulle pagine di Mf sono ancora da stabilire, ma l'obiettivo del gruppo sarebbe quello di far leva sul proprio bacino di centinaia di migliaia di imprese clienti di Banco Posta, ma che da Banco Posta non possono essere finanziate direttamente, e che potrebbero essere potenziali utenti di un portale di crowdfunding sia per la ricerca di nuovi capitali, sia eventualmente per il test di nuovi prodotti.
La collaborazione di Poste con Eppela è tra l’altro già sperimentata, e si rafforzerà con Postepay Crowd, che mira a raccogliere le migliori idee innovative in ambito tecnologico, design e digitale relative a e-goverrnment, servizi digitali dedicati all’e-commerce e alle applicazioni su dispositivi mobili per servizi di pubblica utilità.
Il meccanismo della collaborazione sarà che una volta che una società avrà raggiunto il 50% dell’obiettivo della raccolta online tramite EppelaPoste Italiane contribuirà con il rimanente 50%, fino a una soglia massima di 10mila euro.

Poste I.: lavora sul crowdfunding


Poste Italiane aprira' un portale di crowdfunding per il finanziamento di nuovi progetti d'impresa. E non solo quelli. Il gruppo guidato da Francesco Caio, scrive MF, nei mesi scorsi ha individuato il partner che lo affianchera' nella selezione e promozione dei progetti da finanziare. Si tratta di Eppela, portale di crowdfunding cosiddetto reward-based, cioe' una piattaforma che permette al pubblico di partecipare al finanziamento di un progetto ricevendo in cambio un premioo una specifica ricompensa, non in denaro. Per esempio, si finanzia laproduzione di un nuovo prodotto e in cambio si ottiene il prodotto personalizzato o a un prezzo scontato rispetto a quello di mercato. Il crowdfunding di tipo reward, quindi, puo' finanziare qualunque progetto, non necessariamente di nuove imprese, ma anche proposto da una pmi gia' operativa. Per contro, i portali di equity crowdfunding, regolati da Consob, possono finanziare solo startup innovative.

I tempi e i dettagli tecnici del progetto di Poste nel crowdfunding sono ancora da stabilire, ma l'obiettivo del gruppo sarebbe quello di far leva sul proprio bacino di centinaia di migliaia di imprese clienti di Banco Posta, ma che da Banco Posta non possono essere finanziate direttamente.

http://www.milanofinanza.it

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