venerdì 30 gennaio 2015

Mobilità Volontaria Nazionale 2014: Lo stato dell’avanzamento dei trasferimenti


Facendo seguito al messaggio e-mail nr. 18 del 28 gennaio u.s. vi  inviamo in allegato le slides relative allo stato di avanzamento della mobilità 2014 che l’Azienda ci ha anticipato in previsione della riunione che si terrà il prossimo 4 febbraio.


Incontro con l’Azienda sui temi di Mobilità, Assunzioni CTD, Poste Shop e Contact Center

Incontro con l’Azienda sui temi di Mobilità, Assunzioni CTD, Poste Shop e Contact Center

Si è svolto oggi ieri il previsto incontro in azienda su: Contact Center, Poste Shop e procedure di proroga/rinnovo dei contratti a tempo determinato.
CONTACT CENTER
L’Azienda su nostra sollecitazione ha confermato le difficoltà di ordine tecnico che non hanno consentito il rispetto di quanto convenuto con il verbale del 25 marzo 2014 relativamente alla necessità di migliorare il sistema automatico di risposta.
A tal proposito pur confermando l’impegno alla risoluzione del problema, attraverso l’utilizzo di una nuova piattaforma i cui tempi di realizzazione non sono al momento certi, ci ha comunicato che dalla data del 2 febbraio p.v. sarà ripristinato il precedente sistema di risposta da parte dell’operatore.
Si è inoltre convenuto di incontrarsi entro il mese di marzo 2015 per effettuare una verifica sull’implementazione dei diversi siti di C.C. sul territorio Nazionale.

EVOLUZIONE POSTE SHOP
L’azienda ci ha illustrato i razionali che hanno portato alla decisione di superare, dal prossimo mese di aprile, la rete fisica degli Shop in Shop (SIS) (vedi telemessaggio n.16 del 23/1/2015).
Le parti hanno convenuto che le risorse attualmente applicate sui SIS verranno reimpiegate all’interno degli uffici di appartenenza o in altri uffici dello stesso Comune, prevalentemente su attività di front end ( per i comuni di Milano, Roma e Napoli vale quanto previsto dal CCNL in materia di trasferimenti).
Si è inoltre convenuto di tener conto di eventuali istanze volontarie per una diversa collocazione territoriale e/o per eventuali percorsi di valorizzazione professionale.
Nei prossimi giorni verranno attivati i confronti di dettaglio sui territori che dovranno registrare queste disponibilità aziendali.
In allegato vi trasmettiamo il verbale di incontro.
MOBILITA’ NAZIONALE
A margine della riunione abbiamo richiesto un aggiornamento sul tema relativo alla mobilità Nazionale, l’Azienda nell’accogliere la nostra richiesta ha fissato uno specifico incontro per il giorno 4 febbraio p.v. alle ore 10,30.

PROCEDURE PROROGA/RINNOVO CTD
L’Azienda ci ha confermato che l’unica forma di reclutamento di Tempi Determinati è quella relativa alla nuova procedura inserita sul portale di Poste Italiane che ribadiamo per promemoria:
· Inserimento del CV da parte del candidato sul sito di poste italiane al seguente link https://erecruiting.poste.it/new.php ; l’ inserimento deve essere effettuato una sola volta ed il CV deve essere aggiornato ad ogni significativa variazione (titolo di studio, recapiti, patenti possedute, ecc);
· L’azienda ciclicamente metterà a disposizione la disponibilità delle posizioni lavorative suddivise nelle diverse regioni del territorio al seguente link https://erecruiting.poste.it/posizioniAperte.php (posizioni aperte); i soggetti interessati si dovranno candidare ogni volta che verranno pubblicate le disponibilità aziendali e dovranno essere in possesso dei requisiti richiesti;
· La possibilità di inserire le proprie candidature cesserà alla data indicata volta per volta sul sito;
· I candidati riceveranno, al proprio indirizzo mail registrato sul sito, un test di selezione;
· L’Azienda a livello centrale predisporrà un elenco da inviare ai diversi territori di tutti coloro che hanno superato positivamente il test di selezione;
· I RUR, ricevuti gli elenchi potranno chiamare i candidati, sulla scorta delle loro necessità, ad un ulteriore colloquio e successivamente alle eventuali prove tecniche previste.

Sul tema Proroghe/Rinnovi l’Azienda ci ha comunicato che procederà in tal senso unicamente nei confronti di coloro che sono stati assunti a tempo determinato con la nuova procedura aziendale (vale a dire tutti coloro che sono stati assunti dopo il 1 novembre 2014).
Come sindacato abbiamo evidenziato all’azienda le palesi inefficienze, le incongruenze e le discriminazioni del nuovo sistema che:
Non fornisce interfaccia di comunicazione a tutti coloro che non riescono a completare la procedura per errori tecnici imputabili al sistema;
Non prevede una risposta al candidato circa il superamento o meno del test di selezione;
Discrimina, rispetto a quanto previsto dalla Legge, le proroghe di coloro che sono stati assunti dalla nuova procedura (novembre 2014) rispetto a coloro che sono stati assunti il mese prima (ottobre 2014) con la vecchia procedura aziendalmente prevista;
Discrimina, in quanto non consente il rinnovo, coloro che hanno già lavorato, anche una sola volta, a tempo determinato;
Discrimina tutti coloro che hanno già lavorato e/o stanno lavorando in azienda in virtù di una sentenza giudiziaria e non hanno mai avuto la possibilità di accedere agli effetti di un accordo di stabilizzazione;
Non risulta essere chiaro e trasparente circa i criteri utilizzati per accedere al colloquio sul territorio (una volta superato il test di selezione) e/o all’istituto della proroga/rinnovo;
Non valorizza e tiene conto delle professionalità già acquisite ed operanti in azienda preferendo l’immissione di personale senza professionalità ed esperienza in numero significativamente rilevante (2.285 unità);
A questo riguardo abbiamo fortemente contestato la mancata applicazione di quanto previsto dall’art.23 del CCNL e dalle successive intese in materia di “Clausole Elastiche”, creando di fatto un grave pregiudizio nei confronti del personale già operante in Azienda che, a suo tempo, ha aderito alle stesse.
L’Azienda ha preso atto delle nostre osservazioni e si è riservata di fornire le proprie valutazioni in merito.

CORDIALI SALUTI
IL SEGRETARIO GENERALE
MARIO PETITTO





Richiesta convocazione su internalizzazioni servizi recapito e trasporti


giovedì 29 gennaio 2015

28-01-15 Verbale incontro Contact Center ed Evoluzione Posteshop


150.000 contatti


Sono giorni intensi, difficili e ho rimandato il post dando priorità a questioni che ritenevo più importanti. Quello che sta succedendo sul territorio è allarmante e sembra spesso di assistere a scorci di storie passate, ma noi siamo qui sereni e decisi a difendere la nostra azienda. Il blog intanto va avanti e abbiamo superato le 150.000 visualizzazioni, 50.000 visualizzazioni in 4 mesi. Se penso che per raggiungere le prime 50.000 è passato un anno, mi rendo conto della strada fatta: un segnale chiaro, cristallino della crescita di un idea che poi è divenuta progetto, e ora piano piano diviene qualcos'altro. Recapito di Roma è sempre di più uno strumento per tanti colleghi, un riferimento, e i dati mi confermano che la strada è quella giusta. Senza alzare troppo la testa, e crogiolarsi con i numeri si guarda avanti. Un saluto sino al prossimo post. Grazie a tutti.

Visualizzaioni Marzo 2013  -  Gennaio 2015

Pizza e Fichi


martedì 27 gennaio 2015

Trasferimento Volontario Individuale 2015: Il Comunicato per il Personale ed il Modulo



Comunicato al personale 
TRASFERIMENTO VOLONTARIO INDIVIDUALE 
Accordo Nazionale Azienda – OO.SS. del 22 maggio 2013 
1 – NOTE DI CARATTERE GENERALE 
Si comunica a tutto il personale che con l’accordo sindacale del 22 maggio 2013 è stato confermato per gli anni 2013-2014-2015 il sistema di gestione della mobilità territoriale finalizzato a regolamentare le singole domande di trasferimento presentate dai dipendenti interessati a svolgere le proprie mansioni in regioni diverse da quelle di assegnazione.
2 – DESTINATARI DELLA PROCEDURA DI MOBILITA’ 
Le previsioni dell’Accordo sindacale del 22/05/2013 si applicano alle risorse con contratto a tempo indeterminato di livello B, C, D, E, F, che possono presentare una sola domanda di trasferimento all’anno.
Tale richiesta può essere esclusivamente rivolta ad ottenere il trasferimento:
presentazione della domanda;
3 – PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE 
Per l’anno 2015 il periodo di presentazione delle domande avrà inizio il 1° febbraio e terminerà il 15 febbraio.
Tutte le domande di trasferimento devono essere inserite nell’applicativo dedicato al quale è possibile accedere attraverso il portale Intranet PosteperNoi, secondo il percorso di seguito riportato: 
Comunica 
Muoversi in azienda 
Trasferimento 
Il personale assente a qualsiasi titolo in via continuativa nel periodo dal 1° al 15 febbraio 2015 sarà avvertito dell’affissione nelle bacheche aziendali del Comunicato al Personale relativo all’Accordo del 22 maggio 2013 dalle strutture territoriali di riferimento, a mezzo telegramma da inviarsi non oltre il giorno 8 febbraio 2015.
I dipendenti che non dispongono di account di dominio aziendale potranno alternativamente:
inserire la domanda a sistema tramite il proprio Responsabile, consegnando allo stesso una copia del modulo di partecipazione datato e firmato;
richiedere l’inserimento a sistema della domanda tramite la propria Funzione di Risorse Umane, inviando – esclusivamente via fax – il modulo di partecipazione datato e firmato. La data di trasmissione con esito positivo del fax ha valore ai fini della verifica del rispetto dei tempi previsti per la presentazione della richiesta di trasferimento.
Dopo l’inserimento on line della richiesta di trasferimento predisposta in formato cartaceo, la stessa dovrà essere conservata a cura delle compententi funzioni di Risorse Umane. Qualora tale inserimento venga effettuato dal Responsabile dell’interessato, lo stesso dovrà inviare il modulo sottoscritto dal dipendente alla funzione di Risorse Umane competente.
La compilazione della domanda di trasferimento, sia on line che cartacea, prevede l’inserimento da parte deldipendente esclusivamente delle seguenti informazioni:
all’art. 41 del CCNL;
o convivente “more uxorio” affetti da patologia elencata all’art. 41 del CCNL;
a;
in caso di domanda per una delle Province (Napoli, Latina, Foggia, Carbonia – Iglesias, Cagliari, Olbia – Tempio, Agrigento, Messina, Palermo, Trapani, Grosseto e Livorno) caratterizzate dalla presenza di isole minori, il lavoratore dovrà evidenziare nel modello di domanda la sua eventuale disponibilità al trasferimento verso le suddette isole.
4 – CRITERI DI ACCOGLIMENTO DELLE DOMANDE 
Non saranno prese in considerazione le domande di trasferimento pervenute successivamente alla data del 15 febbraio 2015.
I requisiti necessari alla presentazione della domanda (punto 1 dell’accordo 22/05/2013) e tutti i criteri di determinazione del punteggio ulteriori a quelli sopra riportati (punti b.2 e b.3 dell’accordo 22/05/2013) vengono automaticamente rilevati dall’applicativo informatico.
I suddetti requisiti, che devono essere posseduti alla data del 31 dicembre 2014, sono:
o da non riproporzionare per il personale con rapporto di lavoro a tempo parziale;
nza nella sede regionale di ultima assegnazione non inferiore ai 18 mesi:
o da non riproporzionare per il personale con rapporto di lavoro a tempo parziale.
Per quanto concerne il requisito di anzianità di servizio, si riporta di seguito l’esempio di calcolo:
 Assunzione: 01/07/2013 
Maturazione 18 mesi di anzianità: 31/12/2014 
Presentazione della domanda di trasferimento: dal ’1° al 15 febbraio 2015 
Ulteriore requisito necessario alla presentazione della domanda è l’assenza di rinuncia al trasferimento relativa alla graduatoria dell’anno 2014.
Nel caso in cui i suddetti requisiti siano soddisfatti, è possibile procedere con l’inserimento della richiesta di trasferimento.
Una volta inserita e salvata la domanda di trasferimento on line, la stessa non può essere modificata né dal dipendente (in possesso dell’account aziendale) né dal Responsabile a cui dovesse essere delegato l’inserimento stesso.
Eventuali richieste di variazione, presentate e valutate in coerenza con le modalità previste dall’accordo, possono essere registrate nella procedura on line dalla competente funzione di Risorse Umane.
In assenza dei requisiti, la procedura on line evidenzierà il/i requisito/i mancante/i, consentendo di proseguire nell’inserimento della domanda di trasferimento solo qualora venga dichiarata:
l’applicabilità dell’art. 41 CCNL al dipendente o a figli conviventi, coniuge o convivente “more uxorio” affetti da patologia elencata all’art. 41 del CCNL. In tale evenienza, il dipendente deve:
inviare alla funzione Risorse Umane competente, dopo aver completato la registrazione on line della propriarichiesta di trasferimento, la documentazione attestante il proprio stato di salute;
se non in possesso di un account aziendale, allegare la documentazione di cui al precedente puntoal modulo cartaceo che deve essere presentato al proprio Responsabile o alla funzione Risorse Umane competente per l’inserimento nella procedura on line.
nel caso in cui la citata documentazione venga consegnata al Responsabile, quest’ultimo deve farepervenire la stessa alla funzione di Risorse Umane competente.
Sia in caso di presenza che di assenza dei requisiti necessari alla presentazione della domanda, la procedura on line consente di stampare un documento (“ricevuta”) rispettivamente attestante:
informazioni registrate e la data del loro inserimento;
mancante/i.
Qualora l’inserimento online avvenga da parte del Responsabile, sarà sua cura:
copia della “ricevuta” al dipendente;
sia la richiesta di trasferimento predisposta dal dipendente in formato cartaceo, sia copia della “ricevuta”.
Qualora l’inserimento on line avvenga da parte della competente funzione di Risorse Umane sarà sua cura:
e la relativa“ricevuta”.
Le domande di trasferimento hanno validità fino alla pubblicazione dei nuovi elenchi.
5 – GRADUATORIE 
Conclusa la fase di inserimento delle domande di partecipazione, vengono elaborate le graduatorie provvisorie distinte in base:
a medesima provincia di destinazione, al settore di appartenenza / mansione / regimecontrattuale individuale (full-time/part-time senza distinzione di tipo e percentuale).
Nel caso in cui il dipendente abbia dichiarato di essere affetto da una delle patologie indicate dall’art. 41 CCNL 14/04/2011, ovvero, nell’ambito del proprio nucleo familiare, vi sia la presenza di figli conviventi, coniuge o convivente “more uxorio” affetti da patologia elencata al suddetto art. 41 del CCNL, lo stesso sarà comunque inserito in graduatoria secondo il punteggio spettante, ferme restando le specifiche previsioni dell’accordo.
Le graduatorie provvisorie vengono affisse nelle bacheche aziendali.
Entro e non oltre cinque giorni dall’affissione (escluso il giorno dell’affissione stessa), gli interessati possono inviare via fax alle funzioni di Risorse Umane di competenza eventuali osservazioni e/o eccezioni alla graduatoria stessa. Ne consegue che tali eccezioni non possono in ogni caso determinare una variazione della provincia di destinazione originariamente richiesta.
Tali osservazioni e/o eccezioni potranno essere presentate esclusivamente utilizzando il modulo appositamente predisposto che deve essere inviato via fax alla competente funzione di Risorse Umane. Le richieste pervenute saranno esaminate entro tre giorni dalla ricezione.
Terminata l’attività sopra descritta, le graduatorie saranno considerate definitive e verranno affisse nelle bacheche aziendali.
6 – TRASFERIMENTI 
Ai fini dell’effettivo trasferimento la funzione di Risorse Umane cedente deve:
relative mansioni da svolgere nella sede di destinazione;
alternativamente essere stato:
o assunto con contratto a tempo indeterminato;
o assunto in virtù di sentenza passata in giudicato;
o assunto a seguito di sottoscrizione di verbale individuale di conciliazione, ai sensi dell’Accordo del 13 gennaio 2006, del 10 luglio 2008, del 27 luglio 2010, del 18 maggio 2012 o del 21 marzo 2013.
di presentazione della domanda, l’avvenuto riconoscimento da parte INAIL dello stesso e quindi il diritto al punteggio di graduatoria assegnato. In caso di mancato riconoscimento, verrà aggiornato il punteggio assegnato sulla base degli effettivi giorni di assenza;
L’interessato dovrà formalizzare l’accettazione ovvero la rinuncia inviando un fax alla struttura di Risorse Umane di competenza, entro e non oltre il giorno lavorativo successivo a quello della relativa proposta. Se nel termine previsto non perviene l’accettazione, sarà considerato rinunciatario.
Inoltre, qualora il contatto telefonico non andasse a buon fine, la funzione di Risorse Umane competente provvederà ad inviare un messaggio SMS di avviso. Se entro il giorno lavorativo successivo all’invio l’interessato non manifesta la propria accettazione, lo stesso sarà considerato rinunciatario. 
Il lavoratore potrà richiedere in fase di accettazione e presentando idonea documentazione attestante le motivazioni, il differimento del trasferimento fino ad un massimo di 2 mesi dalla data inizialmente prospettata.
7 – RINUNCIA 
Il dipendente rinunciatario non potrà presentare ulteriore domanda nell’anno successivo a quello della sua rinuncia.
Roma, 27 gennaio 2015 Risorse Umane, Organizzazione e Servizi

Scarsa Redditività e Costi di Gestione Troppo Alti, Chiudono 207 PosteShop. 354 Risorse verranno Ricollocate



Vi alleghiamo la documentazione aziendale relativa alle chiusure dei punti vendita fisici SIS di PosteShop.
Le motivazioni illustrateci sono essenzialmente relative alla scarsa redditività ed agli elevati costi di gestione.
Il progetto prevede il riposizionamento strategico dell’attività  sia per quanto riguarda i canali di vendita sia per quanto riguarda il tipo di offerta.
L’iniziativa prevede la necessità di ricollocare n. 354 addetti SIS che l’azienda vuole ricollocare negli uffici di appartenenza o comunque nell’ambito dello stesso Comune prevalentemente su attività di front end (OSP).
Come Segreterie Nazionali, prima di avviare i confronti territoriali, abbiamo richiesto all’Azienda un confronto Nazionale (in allegato una copia della richiesta)  al fine di esaminare tutte le possibili ipotesi di ricollocazione, anche attraverso percorsi di sviluppo professionale,  delle unità interessate.
Cordiali  saluti
Evoluzione Posteshop_v5 (le Slide).pdf
Evoluzione PosteShop 2 (lettera unitaria all’Azienda).pdf
Evoluzione PosteShop (la risposta dell’Azienda).pdf

Razionalizzazioni: l’allarme della Slp-Cisl


Razionalizzazioni: l’allarme della Slp-Cisl

Uffici postali - Il segretario generale, Mario Petitto, parla di 450 chiusure e di revisioni agli orari per altri 600. La scelta sarebbe insita nel piano industriale 


Alcune azioni contenute nel prossimo piano industriale “rischiano di avere un impatto negativo nei confronti delle comunità locali”. È quanto segnala il segretario generale della Slp-Cisl, Mario Petitto, in una lettera destinata ai presidenti di Associazione nazionale comuni italiani ed Unione nazionale comuni comunità enti montani, rispettivamente Piero Fassino ed Enrico Borghi.
Il riferimento è alla volontà assunta da Poste italiane di ridurre ulteriormente la presenza degli uffici postali sul territorio, concentrando la presenza -dice il sindacalista- nelle zone più redditizie. Parla di serrare definitivamente “circa 450 uffici postali sul territorio nazionale e di ridurre l’apertura per circa altri 600 con un totale di oltre 1.000 interventi”. Questo riguarda il 2013 ed il 2014, cui, in futuro, “dovranno seguire ulteriori chiusure/razionalizzazioni”.
La preoccupazione è che la politica aziendale “non colga l’enorme opportunità che la nostra rete (fisica e infrastrutturale) potrebbe offrire ai cittadini e all’intera economia del Paese. Noi abbiamo già espresso tutta la nostra contrarietà e le nostre perplessità verso un progetto che penalizza fortemente parte del territorio con pesanti ricadute anche occupazionali”.

sabato 24 gennaio 2015

Evoluzione PosteShop- richiesta unitaria d'incontro


RAZIONALIZZAZIONE POSTESHOP


Vi alleghiamo la documentazione aziendale relativa alle chiusure dei punti vendita fisici SIS di PosteShop.
Le motivazioni illustrateci sono essenzialmente relative alla scarsa redditività ed agli elevati costi di gestione.

Il progetto prevede il riposizionamento strategico dell’attività sia per quanto riguarda i canali di vendita sia per quanto riguarda il tipo di offerta.
L’iniziativa prevede la necessità di ricollocare n. 354 addetti SIS che l’azienda vuole ricollocare negli uffici di appartenenza o comunque nell’ambito dello stesso Comune prevalentemente su attività di front end (OSP).
Come Segreterie Nazionali, prima di avviare i confronti territoriali, abbiamo richiesto all’Azienda un confronto Nazionale al fine di esaminare tutte le possibili ipotesi di ricollocazione, anche attraverso percorsi di sviluppo professionale, delle unità interessate.
Cordiali saluti
MARIO PETITTO
SEGRETARIO GENERALE



venerdì 23 gennaio 2015

Presentazione Telematica delle Domande di Ricongiunzione

Schermata 2015-01-23 alle 09.49.16

Con la circolare INPS nr  179  del 23 dicembre 2014 è stato esteso agli Enti incorporati all’INPS il programma di telematizzazione del servizio.
Pertanto dal 16 marzo 2015 la presentazione delle domande di ricongiunzione dovrà avvenire esclusivamente in via telematica attraverso uno dei seguenti canali:
  1. WEB – servizi telematici accessibili direttamente dal cittadino tramite PIN sul portale INPS seguendo il percorso: servizi on line > elenco di tutti i servizi > ricongiunzione.
  2. PATRONATI –attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi.
  3. CONTACT CENTER INTEGRATO - chiamando dalla rete fissa il numero verde 803164, oppure da rete mobile il 06-164164, a pagamento, secondo il piano tariffario del proprio gestore telefonico.
Fino al 15 marzo 2015 è previsto un periodo transitorio, durante il quale le domande potranno essere presentate sia in formato cartaceo, sia nella modalità telematica.
In allegato vi inviamo la circolare di cui sopra.
Cordiali saluti

giovedì 22 gennaio 2015

Richiesta unitaria incontro- Proroga e rinnovo dei CTD in ambito SP



Accordo Polizia-Poste Italiane per contrastare gli attacchi informatici

http://www.lastampa.it-

Polizia di Stato e Poste Italiane hanno siglato un accordo che prevede «lo sviluppo di un piano di interventi per la prevenzione ed il contrasto degli attacchi informatici diretti alle infrastrutture tecnologiche ed ai servizi telematici di home banking dell’azienda». La convenzione, firmata dal capo della Polizia Alessandro Pansa e dall’amministratore delegato di Poste Italiane Francesco Caio, ha per obiettivo «l’adozione condivisa di procedure di intervento e di scambio di informazioni utili alla prevenzione e al contrasto degli attacchi informatici di matrice terroristica e criminale».  
A svolgere questa attività per la Polizia di Stato sarà il Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche (Cnaipic) della Polizia postale e delle comunicazioni. 
L’accordo, che ha la durata di tre anni, è stato stipulato in attuazione del decreto del ministro dell’Interno del 9 gennaio del 2008, che ha individuato le infrastrutture critiche informatizzate di interesse nazionale, ovvero i sistemi ed i servizi informatici o telematici, gestiti da enti pubblici o società private, che governano i settori nevralgici per il funzionamento del paese. 
Prosegue, in questo senso, il potenziamento dei sistemi di controllo e protezione di quel «territorio virtuale» che è internet e che, proprio come avviene nel mondo reale, è diventato un luogo in cui enti pubblici e società private investono grandi risorse, anche finanziarie, per sviluppare ed offrire servizi indispensabili per il paese che si basano su meccanismi tanto complessi quanto vulnerabili dei quali, proprio per tale motivo, è necessario garantire alti livelli di sicurezza. 
Alla firma dell’intesa erano presenti per il Dipartimento della pubblica sicurezza, oltre al capo della Polizia, il prefetto Roberto Sgalla, direttore centrale per la Polizia stradale, ferroviaria, delle comunicazioni e per i Reparti speciali della Polizia di Stato, e Antonio Apruzzese, direttore del Servizio Polizia postale e delle comunicazioni: per Poste Italiane, oltre all’ingegner Caio, l’avvocato Stefano Grassi. responsabile di tutela aziendale. 
«Oggi si amplia il novero delle sinergie istituzionali per la tutela delle infrastrutture critiche informatiche, spina dorsale del sistema Paese - ha sottolineato il prefetto Pansa - in particolare con Poste italiane si rinnova nel settore della protezione e nel contrasto degli attacchi informatici un modello di partnership che ha garantito ed affiancato la crescita di un modello di collaborazione pubblico privato, riconosciuto ed apprezzato nel panorama del law enforcement internazionale». 
«La sicurezza, non solo delle persone ma anche dei dati sensibili - ha spiegato l’ad di Poste Italiane, Francesco Caio - è considerata oramai da tempo una priorità per il nostro business. Un’elevata protezione dei servizi digitali e finanziari non può prescindere dalla collaborazione con la polizia di stato volta a garantire la prevenzione e il contrasto dei crimini informatici. La stipula della convenzione rafforza ulteriormente la proficua cooperazione attiva da anni, che ha già apportato un tangibile incremento dei livelli di sicurezza dei servizi offerti ai nostri clienti». 

SLP AVVIA CON ANCI E UNCEM LA DISCUSSIONE SULLA CHIUSURA/RAZIONALIZZAZIONE DEGLI UFFICI POSTALI

Attività Segreteria Generale


22 GENNAIO 2015


Spett.le A.N.C.I.- Associazione Nazionale Comuni Italiani
Presidente Dott. Piero Fassino
Via dei Prefetti, 46, 00186 Roma
Tel 06 6800 9001 – fax 06 68009202

Spett.le UNCEM - Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani
Presidente Dott. Enrico Borghi
Via Palestro, 30 - 00185 Roma
Tel 06.4927251 - Fax 06.4441621

PROT.120832
Roma, 22 gennaio 2015

Riteniamo opportuno portare all’attenzione delle vostre associazioni alcune azioni contenute nel prossimo piano industriale illustrato da Poste Italiane alle OO.SS. che rischiano di avere un impatto negativo nei confronti delle comunità locali.
In particolare ci riferiamo alla intenzione aziendale di razionalizzare ulteriormente la presenza degli uffici postali sul territorio concentrando la propria presenza nelle zone più redditizie.
In questi giorni, infatti, ci sarà data comunicazione circa l’intenzione di chiudere definitivamente circa 450 uffici postali sul territorio nazionale e di ridurre l’apertura per circa altri 600 con un totale di oltre 1000 interventi.
L’iniziativa rappresentata è riferita agli anni 2013 e 2014 a cui dovranno seguire ulteriori chiusure/razionalizzazioni per gli altri anni.
La preoccupazione  evidente è che la politica industriale dell’azienda, che vuole concentrare la propria presenza sui territori più ricchi, non colga l’enorme opportunità che la nostra rete (fisica e infrastrutturale) potrebbe offrire ai cittadini e all’intera economia del Paese.
Noi abbiamo già espresso tutta la nostra contrarietà e le nostre perplessità verso un progetto che penalizza fortemente parte del territorio con pesanti ricadute anche occupazionali.
Pertanto ci farebbe piacere poter affrontare le problematiche evidenziate e le possibili azioni di intervento in uno specifico incontro con le SS.VV.
Cordialmente
IL SEGRETARIO GENERALE
        MARIO PETITTO

Nota ad Anci e Uncem





mercoledì 21 gennaio 2015

Fondo Cdp-privati per Ilva e industrie in crisi



Si partirà dall’Ilva per poi intervenire in altre crisi industriali: il governo è pronto a far decollare un nuovo strumento per le ristrutturazioni aziendali, che assumerà la forma di un Fondo di investimento o anche di una Spa holding di partecipazioni. La novità, che consentirà anche il coinvolgimento della Cassa depositi e prestiti, dovrebbe entrare nel decreto “Investment compact” o in alternativa essere inserita nell’iter parlamentare del decreto Ilva attualmente all’esame del Senato. Contemporaneamente, sempre in chiave industriale, si lavora ai “Development bond”, l’equivalente dei project bond finalizzato però allo sviluppo di reti e consorzi di impresa.
Strumento anti-crisi
Il pacchetto di proposte è al vaglio di un gruppo di lavoro composto dagli esperti di Palazzo Chigi e dai capi della segreteria tecnica del ministero dell’Economia e del ministero dello Sviluppo economico, rispettivamente Fabrizio Pagani e Stefano Firpo. Il nuovo strumento per le ristrutturazioni interverrebbe in crisi di aziende caratterizzate da squilibri patrimoniali e finanziari solo temporanei, quindi dotate di buone prospettive industriali ed economiche. Questo target di imprese è monitorato con interesse da grandi banche, fondi, investitori istituzionali che per investire, però, richiedono una forma di presenza pubblica. Di qui l’idea di coinvolgere la Cassa depositi e prestiti con le uniche modalità che consentano di farlo senza rischiare di violarne lo statuto, di attivare un intervento di vigilanza di Banca d’Italia o peggio ancora di innescare una procedura Ue di infrazione per aiuti di Stato. In sostanza Cdp può entrare in quest’operazione solo con il ruolo di anchor investor, a determinate condizioni, e con la garanzia dello Stato.
  • Soggetti pubblici e privati
Si sta immaginando la creazione di un Fondo di investimento o una Spa holding di partecipazioni, con conferimenti potenziali nell'ordine di 3-4 miliardi di cui 1 di fonte privata. Potrebbero entrare anche soggetti stranieri, in linea con le iniziative del governo per aumentare l’afflusso di investimenti esteri (si veda Il Sole 24 Ore di ieri). Ci sarebbero due categorie di quote o azioni: le prime sottoscritte da banche, investitori istituzionali, fondi di investimento e altri privati;?le seconde sottoscritte da Cdp ma anche fondi pensioni, Poste Vita, Inail, assicurazioni vita. I privati sarebbero comunque dotati di poteri speciali nella governance societaria, compreso il veto su nuovi investimenti. Gli altri investitori, invece, beneficerebbero di una garanzia dello Stato sul capitale investito e su un rendimento minimo. Uno schema di questo tipo potrebbe generare una buona redditività e con circa 300 milioni di copertura si potrebbero garantire 3-4 miliardi di conferimenti.
Da un punto di vista strettamente normativo, si potrebbe sfruttare come base il «Fondo di servizio per la patrimonializzazione delle imprese» già previsto dal decreto sblocca Italia, ovviamente con tutte le modifiche del caso.
  • Ilva
Come detto, l’Ilva sarebbe la prima missione di questo nuovo strumento. Verrebbe creata un’ulteriore newco che prenderebbe in affitto gli asset Ilva depurati delle passività, per poi imbarcare anche altri soci (partner siderurgici ad esempio). Solo come ipotesi alternativa, il Fondo (o la Spa) entrerebbe in seconda battuta nel capitale di una newco costituita con fondi a disposizione dell’amministrazione straordinaria e con risorse Ue.
  • Industrial bond
In questi giorni viene messo a punto il decreto legge sull’ “Investment compact” che, a meno di cambiamenti di rotta, il governo intenderebbe varare al consiglio dei ministri del 20 gennaio. Tra le proposte in ballo c’è anche quella dello Sviluppo economico per la creazione degli “Industrial development bond” sulla falsariga di alcuni analoghi strumenti presenti all’estero. Si tratterebbe di bond, destinati a investitori qualificati, emessi per finanziare progetti di reti con soggettività giuridica o consorzi di imprese. Progetti di integrazione della filiera, internazionalizzazione, innovazione e ricerca, digitalizzazione dei processi aziendali, sviluppo della catena commerciale, ottimizzazione dei crediti commerciali. Le obbligazioni “industriali” godrebbero, come nel caso dei project bond riservati alle infrastrutture, di un trattamento fiscale equiparato ai titoli di Stato: ritenuta ridotta del 12,5%, anziché del 26 per cento.

DI CARMINE FOTINA

http://www.ilsole24ore.com/

Richiesta unitaria di incontro su mancata risoluzione problematiche Contact Center


martedì 20 gennaio 2015

Chiusura UP non sostenibili



Servizio postale universale, uffici postali, soppressione, Comune, altro presidio
Consiglio di Stato , sez. VI, sentenza 10.12.2014 n° 6051
La disciplina nazionale di cui al D. Lgs. n. 261 del 1999 (come, da ultimo, modificato dal D. Lgs. 31 marzo 2011, n. 58) prescrive che la fornitura del servizio postale sia assicurata su tutto il territorio nazionale, incluse le situazioni particolari delle isole minori e delle zone rurali e montane, in via continuativa per tutta la durata dell’anno e che l’Autorità di regolamentazione del settore postale (ossia, l’AGCOM) sia competente ad adottare i provvedimenti regolatori in materia di qualità e caratteristiche del servizio postale universale, anche con riferimento alla determinazione dei criteri di ragionevolezza funzionali alla individuale dei punti del territorio nazionale necessari a garantire una regolare ed omogenea fornitura del servizio.
Pertanto l'atto di riorganizzazione aziendale con la quale il direttore di filiale di Poste Italiane s.p.a. abbia disposto la chiusura al pubblico di un ufficio postale, in ragione dell’impossibilità di garantirne l’equilibrio economico, appare frutto di un ragionevole ed equilibrato bilanciamento tra dato economico ed esigenze degli utenti, in quanto idoneo a garantire la persistente disponibilità del servizio universale postale alla popolazione tramite altro ufficio postale sito al centro del Comune, entro i limiti perimetrali stabiliti dalla normativa regolamentare recepita nel Contratto di programma intercorso tra Poste Italiane s.p.a., in qualità di concessionaria del servizio postale universale, ed il Ministero dello sviluppo economico, in conformità alla disciplina comunitaria e legislativa del settore.
(*) Riferimenti normativi: art. 3, co. 1 e 5, lett. c), D. Lgs. 22 luglio 1999, n. 261; art. 2, D.M. Sviluppo economico 7 ottobre 2008; D. Lgs. 31 marzo 2011, n. 58.

Incontro Con La Fuzione Mp Su Piano Strategico 2015/2019

Venerdì si è svolto il previsto incontro  (del quale vi abbiamo già trasmesso la documentazione cartacea consegnataci) con la Funzione MP relativo alle azioni connesse al Piano Strategico di Poste 2015/2019.
Dopo l’intervento del Responsabile MP che ha illustrato il programma di lavoro enfatizzando investimenti e prospettive di sviluppo (anche non sono stati forniti dati precisi  riguardo al numero degli uffici da chiudere/razionalizzare nei cinque anni e riguardo alla dinamica complessiva degli organici della Funzione) le OO.SS. hanno formulato le loro osservazioni di merito.
Nel nostro intervento abbiamo rinviato il giudizio definitivo sulle azioni del Piano ad un momento successivo, dopo i necessari approfondimenti e dopo che avremo avuto conoscenza di tutte le azioni, comprese quelle relative alla Funzione SP.
Il nostro giudizio sul Piano sarà dunque complessivo e verrà esposto all’AD nel corso della prevista riunione che si svolgerà a breve, subito dopo l’incontro con il Responsabile della Funzione SP che si terrà certamente entro fine mese.
La presenza al tavolo del Responsabile della Funzione MP ci ha consentito di fare una valutazione critica sulla situazione degli uffici postali  delle altre strutture MP e delle sofferenze che ci vengono segnalate dai territori; situazione  che non rappresenta certo una buona premessa per una positiva implementazione del Piano 2015/2019.
In particolare abbiamo rimarcato la nostra denuncia sulle seguenti problematiche:
  • Organici
  • Situazione degli UP
  • Pressioni commerciali
  • Corretto inquadramento del personale
  • Disagio dei DUP e dei livelli B
  • Incoerenza tra l’operatività quotidiana degli UP ed i contenuti del Manuale della Sicurezza, con forti problematiche in caso di audit
  • Gestione inaccettabile delle ferie
  • Strumenti di lavoro e ambienti inadeguati
  • Criticità nei Contact Center
  • Continue modifiche alla struttura commerciale
  • Incentivazioni commerciali spesso incomprensibili e comunque troppo complesse per essere efficaci.
Rispetto a tale critica situazione, che sta mettendo in condizioni le strutture SLP di avviare mobilitazioni a livello locale, abbiamo annunciato all’Azienda che in mancanza di una soluzione a breve dei problemi enunciati saremo costretti a coordinare a livello nazionale le iniziative di lotta.
Inoltre, essendo alla vigilia dei confronti sul territorio per il piano di chiusure/razionalizzazioni degli UP relativo al biennio 2013/2014, abbiamo comunicato al tavolo la nostra intenzione di prendere contatti direttamente con AGCOM e con i Sindaci dei Comuni interessati ogni qualvolta riterremo che la chiusura/razionalizzazione di un UP sia deleteria per gli interessi delle comunità locali, dei lavoratori, dell’Azienda stessa.
Cordiali saluti

lunedì 19 gennaio 2015

Posizioni aperte per Portalettere ctd Veneto e Trentino alto Adige

Poste Italiane - Lavora con noi

- Diploma di scuola media superiore con votazione minima 70/100 o diploma di laurea, anche triennale, con votazione minima 102/110;


- Patente di guida in corso di validità; 

- Idoneità alla guida del motomezzo aziendale. La prova sarà effettuata su un motomezzo 125 cc a pieno carico di posta il cui superamento è condizione essenziale senza la quale non potrà aver luogo l’assunzione;

- Certificato medico di idoneità generica al lavoro rilasciato dalla USL/ASL di appartenenza o dal proprio medico curante (con indicazione sullo stesso certificato del numero di registrazione del medico presso la propria USL/ASL di appartenenza).

Solo qualora tu sia in possesso dei requisiti richiesti e fino a concorrenza dei fabbisogni previsti nelle Aree di ricerca potrai essere coinvolto nel processo di selezione.

Si offrono Contratti a Tempo Determinato a decorrere da Febbraio 2015, in relazione alle specifiche esigenze aziendali relative alle diverse Province/Comuni delle Regioni Veneto e Trentino Alto Adige, sia in termini numerici che di durata.


In particolare la ricerca in oggetto è relativa alla copertura di esigenze nelle Province di Rovigo, Venezia, Verona, e Trento relative ai Comuni di seguito indicati:

• Rovigo – tutti i comuni
• Venezia – Portogruaro, San Donà di Piave
• Verona – Caprino Veronese, San Bonifacio, San Martino Buon Albergo
• Trento - Cavalese, Rovereto, Riva del Garda, Vezzano


Il processo di selezione inizia ricevendo una mail all’indirizzo di posta elettronica che indicherai in fase di adesione al presente annuncio. Tale e-mail consiste nell’invito ad effettuare un test attitudinale “on line”, che rappresenta la prima parte del processo di selezione. 
Riceverai la mail da Shl On Demand (Assessment@shlgroup.com), fornitore utilizzato da Poste Italiane per la somministrazione del test on line, che conterrà l’indirizzo internet a cui collegarsi per effettuare il test e tutte le spiegazioni necessarie per il suo svolgimento. Ti ricordiamo pertanto di verificare periodicamente la tua casella di posta elettronica nel mese di Gennaio/Febbraio 2015 ed eventualmente anche la casella di posta indesiderata/Spam dove la mail potrebbe essere archiviata a causa dei sistemi di protezione del software da te utilizzato.
Solo qualora supererai il test attitudinale on line, sarai contattato da personale di Poste Italiane per il completamento della seconda fase del processo di selezione, comprendente un colloquio e la prova d’idoneità alla guida del motomezzo.

Tale annuncio sarà attivo dalla data odierna fino al 26 Gennaio 2015.


Per come candidarsi vi rimando al seguente post