lunedì 30 dicembre 2013

Cartelle Equitalia pagabili in Posta


Cartelle di Equitalia con importi sempre aggiornati alle Poste. Il servizio, partito nel mese di ottobre a Roma e provincia in via sperimentale, è stato attivato progressivamente in tutta Italia e consente ai cittadini di pagare l'importo esatto dei bollettini Rav allegati alle cartelle direttamente nei 14mila uffici postali aperti anche il pomeriggio e il sabato. 

I terminali di Poste, interpellando i sistemi elettronici di Equitalia in tempo reale, possono calcolare eventuali variazioni del debito (ad esempio uno sgravio) oppure aggiornare l'importo originario con gli interessi e gli altri aggravi previsti dalla legge dopo 60 giorni dalla notifica della cartella.
«Equitalia sta ampliando i canali di contatto a disposizione dei contribuenti per consentire loro di effettuare le operazioni di pagamento con più facilità – ha spiegato l'amministratore delegato di Equitalia, Benedetto Mineo – allo stesso tempo gli sportelli di Equitalia sono oggi un punto di riferimento dove cittadini e imprese possono avere informazioni e trovare, attraverso il dialogo con il nostro personale, la migliore soluzione possibile alle situazioni più complesse». 
Per pagare le cartelle di Equitalia continuano a essere a disposizione dei contribuenti anche gli altri canali già attivi: il sito Internet www.gruppoequitalia.it (funzione "estratto conto" o "pagare online"), gli sportelli di Equitalia, le ricevitorie Sisal e Lottomatica, i tabaccai convenzionati con banca Itb e gli sportelli bancari.
Intanto, la crisi spinge le richieste di rateazioni dei ruoli affidati a Equitalia. Nei primi 11 medi del 2013 sono state concesse oltre 376 mila rateazioni per un valore complessivo di oltre 2,7 miliardi di euro. Si conferma, dunque, anche per quest'anno una tendenza sostenuta delle dilazioni dei pagamenti affidati all'agente della riscossione portando la cifra complessiva delle rateazioni concesse a partire dall'ottobre 2008 e sino a fine novembre 2013, a quota 2,2 milioni per un ammontare pari a circa 24,6 miliardi di euro.

giovedì 26 dicembre 2013

Sì dell'Agcom all'aumento di lettere e raccomandate





L'autorità dà via libera a Poste italiane che potrà far salire il costo di invio di una lettera dagli attuali 70 centesimi sino a 95 centesimi entro il 2016. Aumento del 50% per le raccomandate da 3,60 a 5,40 euro





ROMA - Aumento del 35% per le lettere e del 50% delle raccomandate entro il 2016. L'Agcom ha dato il via libera all'aumento delle tariffe praticate da Poste Italiane: il costo per spedire una lettera potrà salire dagli attuali 70 centesimi sino a 95 centesimi, mentre una raccomandata potrà salire dai 3,60 euro attuali fino a 5,40 euro.

Il disco verde a possibili aumenti (non obbligatori) delle tariffe è arrivato in questi giorni dall'Autorità per la Garanzia nelle Comunicazioni con un complesso provvedimento che stabilisce appunto che "Poste Italiane ha facoltà di incrementare il prezzo delle posta prioritaria relativa alla prima fascia di peso (0-20 grammi), fino a 0,95 euro/invio, entro il 2016". E ancora: "Poste Italiane ha facoltà di incrementare il prezzo della Posta Raccomandata relativa alla prima fascia di peso (0-20 grammi), fino a 5,40 euro/invio, entro il 2016".

L'Autorità fissa però dei paletti temporali e l'eventuale aumento potrà avvenire solo gradualmente: qualora Poste Italiane decidesse di avvalersi della facoltà di aumentare i prezzi prevista dalla delibera, dovrà programmare "gli incrementi di prezzo in non meno di due distinte variazioni, ciascuna delle quali non superiore al 60% dell'incremento di prezzo complessivo, avente efficacia almeno annuale"



La Repubblica

Verso la stangata su lettere e raccomandate. Agcom: ok all'aumento delle tariffe postali



Il costo per spedire una lettera potrà salire dagli attuali 70 centesimi sino a 95 centesimi entro il 2016. Il disco verde a possibili aumenti delle tariffe praticate da Poste Italiane è venuto in questi giorni dall'Autorità per la Garanzia nelle Comunicazioni (Agcom). 

Un complesso provvedimento su questo argomento è stato pubblicato sul sito dell'Agcom e stabilisce appunto che «Poste Italiane ha facoltà di incrementare il prezzo delle posta prioritaria relativa alla prima fascia di peso (0-20 grammi), fino a 0.95 euro/invio, entro il 2016».

L'aumento potrà interessare anche le raccomandate (da 3,60 a 5,40 euro): «Poste Italiane - si legge nella delibera - ha facoltà di incrementare il prezzo della Posta Raccomandata relativa alla prima fascia di peso (0-20 grammi), fino a 5,40 euro/invio, entro il 2016». 
L'Autorità fissa però dei paletti temporali e l'eventuale aumento potrà avvenire solo gradualmente: qualora Poste Italiane decidesse di avvalersi della facoltà di aumentare i prezzi prevista dalla delibera, dovrà programmare «gli incrementi di prezzo in non meno di due distinte variazioni, ciascuna delle quali non superiore al 60% dell'incremento di prezzo complessivo, avente efficacia almeno annuale».


giovedì 12 dicembre 2013

Privatizzazioni, Letta: nel 2014 apertura capitale Poste anche a lavoratori

12 DICEMBRE 2013
ROMA (Reuters) - La seconda fase delle privatizzazioni in Italia prevede nel 2014 la cessione di quote di minoranza di Poste e di altre aziende, con la possibilità che anche i lavoratori dipendenti possano partecipare ai capitale, sul modello di compartecipazione sperimentato in Germania.
Lo ha detto il presidente del Consiglio Enrico Letta nel discorso con cui sta chiedendo alla Camera il voto di fiducia per il governo, dopo l'uscita dalla maggioranza della parte del centrodestra che fa capo alla rinata Forza Italia di Silvio Berlusconi.
"Il prossimo anno, nell'ambito del secondo tempo di questo programma di dismissioni di quote non di controllo, apriremo il capitale di Poste e di altre aziende per consentire l'ingresso dei lavoratori ne1 capitale", ha detto Letta.
"E' una proposta che faccio qui, un tentativo di sperimentare in Italia la Mitbestimmung  (cogestione) tedesca", ha aggiunto.
Poco prima, facendo riferimento al programma che già prevede cessioni per 10-12 miliardi, Letta aveva ribadito che "nessuno si sogna di svendere per fare cassa".

Poste: Bonanni, positiva ipotesi azionariato dei lavoratori (AGI) Palermo, 11 dic. – “mi sembra una buona cosa, è una istanza che abbiamo lanciato da molto tempo, una nostra richiesta di rivedere  elementi di governance e di partecipazione dei lavoratori al controllo dell’impresa”. Lo ha detto a Palermo il leader della Cisl Raffaele Bonanni, rispetto all’ipotesi prospettata dal premier Letta di aprire il capitale delle Poste all’azionariato dei lavoratori. “ è proprio la nostra richiesta – ha aggiunto – di dare le azioni ai lavoratori, se si intende vendere alcune azione del mercato finanziario. Questo può andare bene se c’è un contro bilanciamento delle azioni dei lavoratori” , ha concluso.

POSTE: PETITTO (CISL) BENE LETTA MA CONTROLLO RIMANGA A STATO – NO A FRAMMENTAZIONE AZIENDA, AZIONARIATO DI MINORANZA DEI LAVORATORI.
Roma, 11 dic. (Adnkronos) – la proposta del Premier sull’apertura del capitale di Poste e sulla partecipazione dei lavoratori all’azionariato, permettendo una loro rappresentanza  negli organi societari, viene vista positivamente dal segretario generale di Cisl Poste , Mario Petitto, a patto però che “il controllo dell’azienda resti in mano allo Stato”  e non si proceda ad uno spacchettamento.
“La proposta di Letta noi la accettiamo di buon grado – afferma all’Adnkronos  Petitto – anche perché è una nostra antica idea ma il presupposto essenziale è che il governo, nel momento in cui apre ai privati ed ai lavoratori nell’azionariato, lo faccia mantenendo l’azienda  integra e non si profili il rischio di una frammentazione”.
Petitto è infatti convinto che la vendita di quote sia “appetibile”  per una holding come Poste che non ha eguali a livello internazionale per la molteplicità di servizi offerti, dalla telefonia mobile a i servizi assicurativi e finanziari, oltre ai servizi postali in senso stretto. Dunque secondo Petitto “è giusto guardare a un modello di governance diverso, con un azionariato di minoranza dei lavoratori ma lo Stato, almeno in questa fase, deve mantenere il controllo” Poste potrebbe fare da “battistrada – ha osservato ancora il sindacalista – per inaugurare un modello di governance simile a quello che c’è in Germania dove negli organi societari sono  rappresentate quote pubbliche, privati e lavoratori.”


Accordo assunzione a tempo determinato per ex dipendenti agenzie recapito

In data 10/12/13 é stato siglato un accordo per l'assunzione dei dipendenti a tempo indeterminato dalle agenzie di recapito indicate nell'allegato A,  che abbiamo prestato servizio in Poste Italiane negli appalti 2008 e 2009 con scadenza 31/12/12, salvi eventuali proroghe, e siano destinatari di ammortizzatori sociali a causa dei processi di internalizzazione. Il personale così assunto presterà servizio nelle regioni: Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna.
Di seguito il testo dell'accordo:



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martedì 10 dicembre 2013

Poste Italiane apre a Prato l'ufficio mono etnico


Dopo le classi di soli studenti cinesi, Prato sperimenta un'altra innovazione organizzativa destinata a far discutere: un ufficio postale "mono-etnico" che Poste Italiane aprirà domani, martedì 10 dicembre, in via Borgioli, cuore della Chinatown commerciale-residenziale, a due passi dal centro.
Poste Italiane lo definisce "il primo ufficio postale dedicato alla comunità cinese" in Italia, e per questo ha coniato il termine "mono-etnico", contrapposto al più frequente e moderno "multi-etnico
Nessun timore di creare discriminazioni, secondo Poste Italiane, ma l'ambizione di facilitare l'integrazione di una comunità ancora chiusa e poco propensa a usare la lingua italiana, venendo incontro ad abitudini e esigenze cinesi con servizi 'su misura'. La scelta di Prato si spiega naturalmente con il peso che la comunità cinese ha assunto qui, dove conta 5.000 aziende (di cui 3.700 produttive, attive nella filiera moda) sulle 29.000 della provincia, e più di 40mila persone tra regolari e clandestini, su una popolazione pratese di 190mila abitanti.

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lunedì 2 dicembre 2013

Con le Poste il ticket si paga online


ROMA - Pagare il ticket, ritirare un referto, gestire le proprie informazioni sanitarie e un domani anche prenotare visite ed esami. Dopo il trasporto aereo con Alitalia, Poste Italiane si lancia nel business della salute online. E lo fa accendendo i motori del nuovo portale Poste Salute (www.postesalute.poste.it) con una piattaforma online “ammazza–code” per gestire pagamenti, risultati degli esami e libretto sanitario personale. Un salto tecnologico dello "Sportello amico" già attivo in 5.740 uffici postali dove è già possibile eseguire pagamenti e ritirare gli esiti degli esami.
«Per ora abbiamo una copertura a macchia di leopardo – spiega Vincenzo Pompa, amministratore delegato di Postecom, la società che gestisce l'innovazione per la casa madre –. Ma stiamo sviluppando le convenzioni con le Regioni e con le Asl per offrire un servizio sempre più diffuso e fruibile, che permetta di collegarsi da Bolzano alla Asl di Reggio Calabria».
La piattaforma attiva da pochi mesi ma che sarà lanciata nei prossimi giorni contiene per ora l'attivazione del pagamento dei ticket in 4 regioni (ma solo in due, Basilicata e Sardegna copre tutte le Asl). Si tratta di 17 aziende sanitarie che hanno acceso la convenzione con Poste per l'intermediazione nel pagamento dei ticket. Solo l'Azienda sanitaria di Firenze, invece, ha attivato il servizio di ritiro dei referti. «La procedura prevede la sottoscrizione di un accordo con la Regione, – prosegue Pompa – un'ulteriore intesa con la Asl, infine l'integrazione dei sistemi per l'integrazione informatica dei dati: è un meccanismo lungo e farraginoso, ma contiamo in breve tempo di raggiungere altre zone della Penisola».
Il "cuore" del portale è la sezione del libretto sanitario personale, che sarà lanciato entro la fine dell'anno. Qui possono essere conservati dati e referti, con la "storia" sanitaria del paziente. Ma c'è anche il database delle spese che viene annotato automaticamente a ogni pagamento del ticket per le prestazioni nelle Asl. I servizi hanno un costo con il pagamento della commissione di 1,3 euro per i ticket e di 1 euro per il ritiro dei referti. Il libretto sanitario personale, invece, è gratuito fino a uno spazio di archiviazione dei documenti sanitari di 100 Mb (tra i 2 e i 10 Gb si pagherà dai 16,13 ai 20,17 euro l'anno).
Il portale contiene poi anche un'area shop per lo sviluppo dell'e–commerce di prodotti di igiene e bellezza «in attesa che anche l'Italia – prosegue Pompa – recepisca la direttiva che regolamenti la vendita online di farmaci senza prescrizione». La piattaforma è “work in progress” e al momento transita un traffico di 1.000–1.500 utenti unici. Ma l'obiettivo di Postecom è di intercettare i 7–8 milioni di visitatori che ogni mese entrano nel portale Poste.it. Una volta “catturati” e accese nuove convenzioni con le aziende sanitarie e le regioni, il portale si arricchirà di nuovi servizi. Tra questi in futuro anche la funzione per la prenotazione di visite ed esami. Già da tempo infatti Poste si è posizionata su questo settore con un canale fisico per l'erogazione di alcuni servizi.

Nuovo servizio posteinteractive

In allegato il documento che illustra il nuovo servizio di erogazione qualificata “Posteinteractive”. Tale servizio consente di spedire e di ricevere documenti e/o oggetti con peso fino a 2 kg, fornisce alle Aziende una nuova modalità di contatto con i propri clienti, offrendo servizi a valore aggiunto direttamente a domicilio. In particolare, l’offerta si avvale della rete dei portalettere Universale e ASI, prevedendo un’attività di consegna, acquisizione e restituzione degli invii richiesti dall’Azienda cliente.
Il servizio è rivolto:
  • alle aziende che hanno bisogno di arrivare a casa del cliente;
  • alle aziende che vendono online;
  • alle aziende che stipulano contratti a distanza (es. aziende di telefonia, assicurazioni online etc.);
  • alle aziende che hanno bisogno di una gestione integrata ed efficiente dei resi al mittente o dei processi di sostituzione/assistenza tecnica dei prodotti venduti (es. aziende di elettronica di consumo, fotografia, informatica etc)
La spedizione di andata dall’azienda al cliente è denominata “Basic” mentre quella di ritorno dal cliente all’azienda prende il nome di “Reverse
In questa settimana arriveranno le prime attivazioni del servizio per la Telecom 

domenica 1 dicembre 2013

Inviate in Azienda 4 richieste di convocazione

Sono state inviate in Azienda 4 richieste di convocazione riguardanti diversi temi:

  1. Mobility manager e politiche di mobilità sostenibile.

  2. Security room, applicazione matrici orarie dei capi turno come da accordo del 26/10/2012

  3. Denuncia leva gestionale su programmazione ferie residue in ambito servizi postali

  4. Richiesta convocazione su BP compliance

Inoltre nell’ambito della riunione periodica ex art.35 D.L.gs 81/2008 del 27 Nov U.S. si è concordato un tavolo tecnico RRSU/Azienda per verificare le problematiche del contact center.

Di seguito i documenti: