domenica 22 giugno 2014

Per le Poste resta da sciogliere il nodo-valutazione


La macchina per la privatizzazione di Poste Italiane si mette in moto, ma resta con la marcia in prima. La riunione che si è tenuta ieri al ministero per l'Economia, presenti per il dicastero Franco Parlato, responsabile della direzione privatizzazioni, Stefano Di Stefano (supervisione processi dismissione), Olga Cuccurullo (gestione partecipazioni in società non quotate) e per le Poste l'ad Francesco Caio (assieme agli advisor Rothschild e Clifford Chance), è servita per prendere contatto con il consorzio di banche, tre global coordinator (Citi, BofA-Merril Lynch, Citi) e due joint lead managers, (Unicredit e Banca Imi), nominato in questi giorni e avere il loro punto di vista su tempi e modalità dell'Ipo. La sintesi della giornata è la constatazione che, al momento, l'ipotesi di novembre come previsione per lo sbarco della società a piazza Affari appare sempre più difficile da rispettare, nonostante ci sia la volontà da parte di tutti di accelerare.Gli ostacoli sulla strada della privatizzazione sono sostanzialmente due e li ha messi in chiaro l'ad Caio. Il nuovo management della società dei recapiti è stato colto un po' in contropiede dal documento di consultazione sul costo del servizio universale pubblicato una settimana fa dall'Authority per le comunicazioni. Centocinquanta pagine di documento il cui cuore è un algoritmo per calcolare il costo del servizio che, a seconda di come vengono considerate alcune voci contabili, può dare risultati molto diversi. In sostanza, le Poste si sono rese conto che la certezza di rivedersi riconoscere i costi del servizio per il triennio 2011-2013 (700 milioni l'anno chiesti da Poste) e per gli anni futuri su cui aveva fatto conto il piano industriale dell'ex ad Massimo Sarmi si sta decisamente ridimensionando. Si tratta di contributi del Tesoro molto consistenti destinare a incidere sui flussi di cassa attesi e dunque, inevitabilmente, anche sulla valutazione di Poste. Il documento è in consultazione fino a metà luglio; poi servirà altro tempo all'Authority per trarre le sue conclusioni.L'altro fronte aperto è la convenzione con la Cdp, che deve essere rinnovata per 5 anni con una remunerazione annua per Poste di circa 1,5 miliardi. Un confronto è in corso tra le due parti e verte sui volumi di raccolta che la società si impegna a fare per conto di Cdp sui prodotti di risparmio postale nell'evenienza che le condizioni di mercato siano sfavorevoli. Un advisor comune ha approfondito la questione e fissato una forchetta di valore minimo e massimo per la remunerazione in caso di mercati negativi. Le parti sono divise su questi valori: Poste punta al massimo del range, Cdp al minimo. Anche questo fronte incide sulla valutazione di Poste.Il punto è che in mancanza di questi due tasselli, anche il piano industriale, che Caio ha praticamente ultimato, resta carente di componenti essenziali. E se non si può chiudere il cerchio sul piano, le banche non possono andare a vendere l'equity story sul mercato né i legali possono chiudere la bozza di prospetto. Per andare in Borsa a novembre, un pre-filing in Consob dovrebbe essere depositato entro fine luglio. La risposta finale sullo slittamento dell'Ipo - dalla quale Caio si aspetta di incassare 6 miliardi per la cessione del 40% - si avrà nella prima decade di luglio. Nel frattempo, i primi di luglio, sarà aperta la data room per consentire alle banche di cominciare a lavorare alla due diligence.

Articolo di  Laura Serafini

www.ilsole24ore.com

venerdì 20 giugno 2014

POSTE: CAIO CONVOCA SINDACATI IL 22 LUGLIO, SLITTA INCONTRO DI OGGI CON CELLI

Petitto: "confronto saltato per indisponibilita' della Cisl" (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 20 giu - Francesco Caio, neoamministratore delegato di Poste Italiane, ha convocato i sindacati per il 22 luglio, presumibilmente dopo aver messo a punto il nuovo piano industriale. Intanto e' slittato ai primi di luglio il confronto, inizialmente previsto per oggi, con il neo advisor alle Risorse umane, Pierluigi Celli, che approdera' ufficialmente in azienda dal primo di luglio. L'incontro di oggi, secondo quanto dichiara Mario Petitto, segretario generale della Slp Cisl che in Poste e' il sindacato maggioritario, e' saltato "per indisponibilita' della Cisl". Petitto in una dichiarazione sul sito del sindacato ieri aveva gia' mostrato tutto il suo disappunto per le prime mosse di Caio. "Non abbiamo faticato - incalza oggi il sindacalista - per salvare questa azienda al solo scopo di dare l'impressione a qualcuno di avere un giocattolo in mano di cui puo' fare quello che vuole". Visto il clima, secondo quanto si apprende, non e' detto che tutti i sindacati andranno all'incontro del 22 luglio.
Cgil:'Non ci competono scelte dei manager, aspettiamo piano' (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 20 giu - Caio con due diversi ordini di servizio ha negli scorsi giorni deciso l'assunzione ad interim della gestione del personale e l'accorpamento delle divisioni Posta, Comunicazione e logistica, oltre che il coordinamento delle controllate Mistral Air, consorzio Logistica Pacchi, Postel, Postecom, Sda e Poste Mobile. A capo di questa megadivisione e' stato scelto Roberto Giacchi, gia' amministratore di Poste Mobile. Diversa, rispetto alle critiche della Cisl, e' la linea della Cgil che si astiene dal giudizio. Spiega Cinzia Maiolini, segretaria nazionale della Slc Cgil: "Noi riteniamo che le scelte dei manager siano di competenza dell'azienda. Prima di esprimere un giudizio aspettiamo di vedere il piano industriale. Se il nuovo management vuole reinvestire nella logistica, come ha affermato si tratta di un'organizzazione simile a quella che diede l'ex amministratore delegato Corrado Passera". Diversamente se il nuovo piano contenesse migliaia di esuberi come emerso da indiscrezioni di stampa, la Cgil sarebbe nettamente contraria. Su questo fronte fa eco a Maiolini, Ciro Amicone, segretario generale della Uilpost: "Grazie alla responsabilità' del sindacato e ai sacrifici dei lavoratori Poste Italiane ha vinto una scommessa incredibile, realizzando utile in una situazione nazionale che sta sotto gli occhi di tutti. Immaginare che si possa continuare sulla strada dell'efficientamento non mi convince. Vorremmo invece eliminare gli sprechi attraverso l'innovazione organizzativa".


(RADIOCOR) 20-06-14 17:43:13 

Caio Ridisegna le Poste: Resteranno Solo tre Divisioni

Caio ridisegna le Poste: resteranno solo tre divisioni 

ROMA — L’avvio del nuovo corso in Poste Italiane rischia di costare un prezzo superiore al previsto. A poche settimane dall’insediamento di Francesco Caio, in veste di amministratore delegato, i prevedibili strappi, in nome di una discontinuità con la gestione del predecessore Massimo Sarmi, iniziano ad apparire come spie di uno stile che allarma i sindacati e il ministero dell’Economia. Nel primo caso si tratta del piano di riorganizzazione che ha spiazzato i rappresentanti dei lavoratori. Al punto che una nota di Mario Petitto, segretario generale di Slp Cisl (64 mila iscritti) spara alzo zero sottolineando, «quello che accade in Poste è veramente imbarazzante. In quindici giorni sono stati cancellati 12 anni di lavoro». L’intervento contesta le mosse di Caio, «prive di una visione strategica, senza uno straccio di piano di impresa che un nugolo di ragazzetti consulenti provano a raffazzonare». Pesante il passaggio sulla scelta dei nuovi manager nominati da Caio, «ecco spuntare le anonime retrovie di cui non si conoscevano neanche i nomi». È, insomma, la fine della pace sociale nella più popolosa azienda del Paese (143 mila dipendenti), tanto che, nel sentore di un massiccio piano di esuberi, sono previsti i primi disservizi nel recapito delle cartelle esattoriali a Milano, Roma e Napoli. A fare precipitare la situazione è stato l’ordine di servizio che prevede un rimescolamento organizzativo senza precedenti. Abbandonato il modello suddiviso in direzioni, Caio ha optato per una super divisione ribattezzata Posta, Comunicazione e LogisticaTradotto vuol dire accorpare tutte le funzioni di business dei servizi postali e logistici, oltre che il coordinamento delle società controllate Mistral Air, Consorzio Logistica Pacchi, Postel, Postecom, Sda e Poste Mobile. A capo della divisione è stato piazzato Roberto Giacchi, attuale amministratore delegato di Poste Mobile. In pratica, sotto di lui finisce metà del gruppo Poste, ad esclusione dei servizi finanziari e di BancoPosta, in attesa di un nuovo capo da individuare. La novità segue la raffica di ordini di servizio per la nomina di cinque nuovi direttori, compresa la casella pesante delle Risorse umane, affidata a Pierluigi Celli dall’1 luglio, una volta che avrà lasciato l’incarico da senior advisor in Unipol. Sul versante del ministero dell’Economia, le perplessità sono emerse all’indomani dell’ennesima melina di Caio per dilazionare la quotazione in Borsa, trincerandosi dietro la mancata sigla della convenzione con Cassa Depositi e Prestiti e del contratto per il servizio universale con l’Autorità delle Comunicazioni.
CORRIERE DELLA SERA articolo di Andrea Ducci

giovedì 19 giugno 2014

DICHIARAZIONE DEL SEGRETARIO GENERALE MARIO PETITTO




Quello che accade in Poste Italiane è veramente imbarazzante. In quindici giorni sono stati cancellati dodici anni di lavoro. Dodici anni di luci e ombre che hanno però trasformato le Poste in una delle più solide aziende del paese e in uno degli operatori postali più apprezzati al mondo.
Bilanci eccezionali ripetuti negli anni, livelli occupazionali importanti salvaguardati anche negli anni della più grave crisi del dopoguerra, una gamma di prodotti e di servizi che il mondo ci invidia, una clientela fortemente fidelizzata e diffusa.
D'un tratto tutto questo viene cancellato con un colpo di spugna in nome di una non precisata “discontinuità” col passato (al confronto la rottamazione di Renzi è roba da educande), senza una visione strategica, senza ancora uno straccio di piano d'impresa che un nugolo di ragazzetti consulenti provano a raffazzonare. Forse senza neppure aver capito  che azienda particolare e complessa sia Poste Italiane.
Ma questo non importa a nessuno!!
Ed ecco, in nome della reiterata “discontinuità”, viene decapitata tutta la vecchia guardia, senza distinzione tra meriti e colpe, che non ha bisogno della nostra difesa perchè Dio solo sa quanti scontri feroci abbiamo ingaggiato con loro.
Ma di norma si cambia per migliorare. Invece ecco spuntare le anonime retrovie, di cui non si conoscevano neanche i nomi, che assurgono a nuovi salvatori della patria, dove avevano soltanto bivaccato. E solamente leggendo i giornali di domenica scorsa abbiamo intuito le logiche che cementano certi sodalizi tra contiguità condominiali, ridicoli mediatori, ascari pentiti saltati subito sul nuovo carro.
E ripartono manovre subdole, che sanno di stantìo già visto, nell'illusione di “rabbonire” SLP-Cisl, come se fossimo al guinzaglio di qualcuno. Una pratica questa che in passato non ha portato bene a qualcuno.
E all'azienda, ai servizi, al paese, ai clienti, ai lavoratori chi ci pensa? Ma a chi volete che gliene freghi?
Il Presidente del Consiglio fa scuola dicendo che bisogna pensare in positivo e saper osare. E noi oseremo anche stavolta per onorare la nostra storia di Sindacato forte dei suoi 64 mila associati, coraggioso e mai conservatore.
E se a qualcuno tutto ciò non piacerà, “ce ne faremo una ragione”.
Questa è la nostra “discontinuità”
In bocca al lupo a tutti.

martedì 17 giugno 2014

Istruzioni INPS per contributi Asilo e Voucher Maternità

L’INPS ha pubblicato le istruzioni per fare domanda dei bonus riservati alle lavoratrici madri - voucher baby sitter e contributo per l’asilo – introdotti dalla Riforma del Lavoro (legge 92/2012, all’articolo 4, comma 24, lettera b) e volti a sostenere occupazione femminile e genitorialità attraverso misure di conciliazione lavoro-famiglia.
Per il triennio 2013-2015, la norma prevede che la lavoratrice, al termine del congedo di maternità e in alternativa al congedo parentale, abbia diritto ad un contributo per i servizi di baby sitting o per asili d’infanzia pubblici o privati accreditati.
Il decreto ministeriale 22 dicembre 2012 (Gazzetta Ufficiale 13 febbraio 2013), ha previsto criteri di accesso e modalità del contributo (20 milioni di euro annui):
Lavoratrici madri
Possono accedere le madri (anche adottive o affidatarie) lavoratrici dipendenti o iscritte alla gestione separata, per i bambini già nati (o entrati in famiglia o in Italia) o con data presunta del parto entro i quattro mesi successivi alla scadenza del bando per la presentazione della domanda.
Le iscritte alla gestione separata INPS (quindi, anche le libere professioniste), non devono essere iscritte ad altra forma previdenziale obbligatoria, o pensionate (cioè tenute al versamento della contribuzione in misura piena).
La lavoratrice può accedere al beneficio anche per più figli (una domanda per ciascuno) e come gestante (per gravidanza gemellare, una domanda per ogni nascituro), purché ricorrano per ciascun figlio i requisiti sopra richiamati.
Il contributo può essere richiesto anche da chi ha già usufruito in parte del congedo parentale.

Escluse:
·        lavoratrici esentate totalmente dal pagamento della rete pubblica dei servizi per l’infanzia o dei servizi privati convenzionati.
·        lavoratrici che usufruiscono dei benefici di cui al Fondo per le Politiche relative ai diritti ed alle pari opportunità istituito con l’art.19, comma 3, del dl 223/2006, convertito dalla legge 248/2006.

Contributo

E’ pari a 300 euro mensili. Per le dipendenti, è utilizzabile per un massimo di sei mesi, per le autonome per tre mesi. Va utilizzato negli undici mesi successivi al congedo obbligatorio. I mesi non devono essere necessariamente continuativi.
Il contributo è un’alternativa al congedo parentale (al quale quindi si rinuncia). La fruizione del beneficio è legata alla disponibilità di giornate di congedo parentale. Ilmese non è frazionabile, mentre nel congedo parentale lo è.
Esempio: se quindi la lavoratrice usufruisce di quattro mesi e un giorno di congedo parentale, potrà accedere al beneficio per un solo mese, residuandole 29 giorni da utilizzare come congedo parentale. Allo stesso modo il beneficio, una volta richiesto, potrà essere interrotto solo al compimento di una frazione mensile così come sopra definita.
Le lavoratrici part-time possono fruire del contributo in misura proporzionata alla ridotta prestazione lavorativa.

Erogazione

Il contributo asilo per la fruizione della rete pubblica dei servizi per l’infanzia o dei servizi privati accreditati viene attraverso pagamento diretto alla struttura prescelta. Quest’ultima deve presentare la documentazione attestante l’effettiva fruizione del servizio, fino a concorrenza dell’importo di 300 euro mensili, per ogni mese di congedo parentale cui la lavoratrice rinuncia.
Il voucher baby sitting viene erogato attraverso il sistema di buoni lavoro (art.72 del Dlgs 276/2003): quindi l’Inps erogherà 300 euro in voucher per ogni mese di congedo parentale cui la lavoratrice rinuncia.

I voucher

Sono cartacei, vanno ritirati presso la sede INPS territorialmente competente individuata in base alla residenza o al domicilio temporaneo dichiarato nella domanda di partecipazione al bando, se diverso dalla residenza. Possono essere ritirati in un’unica soluzione, solo in parte, o con cadenza mensile.
Prima dell’inizio del servizio di baby sitting, la madre deve effettuare la comunicazione preventiva di inizio prestazione, indicando il proprio codice fiscale, quello della prestatrice, il luogo di svolgimento della prestazione e le date presunte di inizio e di fine dell’attività lavorativa, attraverso i seguenti canali:
·        Contact center Inps/Inail, al numero 803164, gratuito da telefono fisso, oppure allo 06164164, da cellulare con tariffazione a carico dell’utenza chiamante.
·        Numero di fax gratuito INAIL 800657657, utilizzando il modulo presente sul sito dell’INAIL.
·        Il sito web Inail, Sezione Punto cliente.
·        La sede INPS.
Vanno poi comunicate tutte le eventuali variazioni.
Al termine della prestazione lavorativa, la madre lavoratrice consegna i voucher allababy sitter debitamente compilati e firmati. La baby sitter riscuote il corrispettivo dei buoni lavoro ricevuti, convalidati con la propria firma, presentandoli presso qualsiasiufficio postale ed esibendo un valido documento di riconoscimento, entro 24 mesidalla data di emissione del voucher.

Contributo asilo

La madre sceglie la struttura fra quelle presenti in un elenco formato annualmente dall’INPS, e pubblicato sul sito. Le strutture chiedono di accedere presentando domanda online (ci vuole il PIN). L’INPS accoglie le richieste in base a graduatoria, definita tenendo conto dell’ISEE e della data di presentazione della domanda.
L’INPScomunicherà sul sito il bando che stabilirà tempi e modalità di presentazione della domanda da parte delle lavoratrici madri, procedure e adempimenti conseguenti alla formazione della graduatoria.

Domanda

La domanda di presenta esclusivamente per via telematica, sul sito Inps, nella sezione  “Al servizio del cittadino“, seguendo il seguente percorso: 
·        Autenticazione con PIN,
·        Invio domande di prestazioni a sostegno del reddito,
·        Invio delle domande per l’assegnazione dei contributi per l’acquisto dei servizi per l’infanzia.

La domanda specifica:

·        Il contributo cui la madre intende accedere. In caso di scelta del contributo per l’asilo, deve indicare la struttura per l’infanzia (pubblica o privata accreditata) nella quale è stato iscritto il figlio.
·        Il periodo di fruizione del beneficio, specificando il numero di mesi.
·        La rinuncia al corrispondente numero di mesi di congedo parentale.
·        Dichiarazione di aver presentato la dichiarazione ISEE.
·        Dopo la pubblicazione delle graduatorie, che avverrà 15 giorni dalla scadenza del bando, la lavoratrice può rinunciare al beneficio sempre comunicandolo per via telematica.

Se rinuncia dopo aver già ritirato i voucher, quelli non ancora fruiti potranno essere restituiti, alla sede INPS presso la quale sono stati ritirati, che provvederà al loro annullamento.
Siccome il contributo, come detto, è divisibile solo per frazioni mensili, in caso dirinuncia la lavoratrice deve restituire voucher in misura pari a 300 euro o a multipli di 300 euro: significa che, se per esempio la madre ha ottenuto 600 euro di voucher (due mesi), e li ha utilizzati solo per 310 euro, non potrà chiedere di recuperare il secondo mese di congedo parentale, in quanto l’utilizzo di voucher per un importo superiore a 300 euro si colloca nella seconda mensilità che non può essere frazionata in giorni.
La restituzione dei voucher è necessaria, altrimenti non è valida la rinuncia al beneficio (che quindi non si trasforma in ulteriori mesi di congedo parentale). E’ l’INPS che comunica al datore di lavoro la riduzione del periodo di congedo parentale conseguente alla concessione del beneficio e, in seguito, le eventuali rinunce.

sabato 14 giugno 2014

Graduatorie clausola elastica MP e SP aggiornate a Giugno 2014


Aggiornamento di Febbraio:

Incontro in Azienda Quadri Fuori Posizione ambito Mercato Privati


Si è svolto questa mattina l’incontro, in Azienda, sul tema relativo ai quadri fuori posizione in ambito Mercato Privati.
Dopo i ripetuti interventi effettuati anche dal nostro coordinamento Nazionale dei Quadri, finalmente l’Azienda ci ha illustrato un proprio progetto di reimpiego delle risorse attualmente fuori posizione.
Innanzi tutto occorre precisare che l’argomento odierno riguarda tutti i Quadri fuori posizione rivenienti da vecchi progetti organizzativi e/o da vecchie soluzioni gestionali adottate e non dalla recente riclassificazione degli uffici sulla quale vige uno specifico accordo di riqualificazione e ricollocazione.
L’azienda nell’ illustrare il suo progetto ha sottolineato in premessa che lo stesso oltre alla finalità di trovare idonee soluzioni alla situazione del presente ha lo scopo di individuare percorsi  e soluzioni che nel prossimo futuro consentano, a tutte le risorse che eventualmente si trovino a perdere il proprio posto funzione a seguito di processi di riorganizzazione aziendale, di trovare la giusta e coerente ricollocazione.
Il futuro percorso di riqualificazione e/o ricollocazione delle risorse verso la produzione prevede l’impiego delle risorse interessate per un periodo max di 18/24 max  nel progetto rafforzamento dei processi operativi e la partecipazione ad idonei e specifici percorsi formativi di riqualificazione che verranno illustrati prossimamente all’ente bilaterale.
Allo stato attuale i quadri fuori posizione presenti in Azienda sono 342 di cui 22 sono già impegnati in specifici percorsi di riqualificazione e altri 28 sono invece risorse che presentano gravi situazioni soggettive per le quali non è possibile al momento  procedere ad azioni specifiche di reimpiego.
Pertanto restano 292 risorse che possono essere ricollocate nei diversi progetti illustrati dall’Azienda.
Di queste n. 72 sono attualmente allocate in uffici postali.
Il progetto di reimpiego si muove essenzialmente in 4 diverse direzioni:
  1. Lasciare in posizione di sovra-inquadramento (quindi non più fuori posizione) in attesa di un possibile reimpiego in produzione tutte quelle risorse che già oggi operano in uffici postali DT e/o che operano in uffici per il quale è prevista la trasformazione in DT a breve, con mansioni di collaboratore UPDT senza che questo preveda un demansionamento e/o un reimpiego coattivo;
  2. Gli altri reimpieghi sono costituiti dalla realizzazione di n. 3 progetti speciali a livello di Filiale che sono: rafforzamento dei processi operativi, rafforzamento dei presidi di Filatelia e professional di Filiale (troverete le specifiche dei singoli progetti nelle slide allegate);
Secondo i numeri ed i razionali aziendali dopo l’applicazione del progetto rimarrebbero n.39 risorse (per lo più A2 allocate in uffici non DT) che non troverebbero una giusta allocazione.
Nel valutare complessivamente in maniera positiva il progetto aziendale di ricollocazione delle attuali risorse fuori posizione e il conseguente percorso formativo per evitare nel futuro mortificazioni professionali dei lavoratori Quadri, abbiamo richiesto all’Azienda di allargare i numeri di reimpiego sui diversi progetti di Filiale in maniera da poter recuperare tutte le risorse Quadro fuori posizione (compresi i 39 che rimarrebbero fuori posizione) e abbiamo richiesto di inserire nel progetto di rafforzamento dei processi operativi una specifica funzione di help desk antiriciclaggio – comunque da allargare a tutte le Filiali del territorio nazionale – in considerazione della delicatezza e complicazione dell’attuale quadro normativo, al fine di fornire un valido supporto agli UU.PP.
L’Azienda ha accolto le nostre richieste e ci ha assicurato un intervento di allargamento del numero di risorse interessate dai progetti di Filiale ed ha inoltre accolto la nostra indicazione di creare un riferimento per le procedure antiriciclaggio nelle Filiali (le suddette disponibilità aziendali non sono indicate nelle slide allegate).

Assegni al Nucleo Familiare – Aggiornamento Redditi Luglio 2014-Giugno 2015


Con la circolare n. 76 dell’11 giugno 2014 l’INPS ha reso noti gli importi dei redditi per il diritto agli assegni familiari nel il periodo dal 1 luglio 2014 al 30 giugno 2015.
L’adeguamento è calcolato, come di consueto, sulla base della variazione dei prezzi al consumo per famiglie, operai e impiegati calcolata dall’ISTAT nel periodo tra l’anno di riferimento dei redditi per il diritto all’assegno e l’anno immediatamente precedente.
La variazione tra il 2012 e il 2013 è risultata pari all’1,1% e sulla base di tale dato sono stati quindi adeguati i limiti reddituali.
Allegata la circolare Inps e le relative tabelle.

Incontro In Azienda Su Mercato Privati – Evoluzione Rete Commerciale


Oggi è proseguito il confronto in Azienda sulle tematiche di Mercato Privati affrontando il tema: evoluzione rete commerciale.
Nell’introdurre il progetto l’Azienda ha evidenziato le ragioni che l’hanno determinato: una sempre maggiore attenzione all’evoluzione del mercato, migliorare la proposta domanda/offerta, dotarsi degli idonei spazi e strumenti di vendita, necessità di indirizzare le risorse addette alla vendita verso le aree a maggiore potenziale di sviluppo.
Il progetto si muove essenzialmente verso 3 obiettivi:
  1. Razionalizzazione rete SIS (Shop in Shop) e ampliamento offerta Poste Shop;
  2. Evoluzione Corner Poste Mobile;
  3. Ampliamento Corner Poste Assicura.
Analizzando la redditività degli attuali 200 SIS l’Azienda ritiene opportuno procedere ad una razionalizzazione di 50 SIS il cui formato di vendita si trasformerà in una “gondola” (scaffale con esposizione dei prodotti che sono di maggior domanda da parte della clientela) da affiancare ai corner Poste Mobile.
Inoltre ad altri 150 corner Poste Mobile (light e standard – già individuati o in corso di individuazione) verrà affiancata la suddetta “gondola” per l’offerta di Poste Shop ampliando  l’offerta Poste Shop a 200 gondole affiancate ai Corner PM.
Inoltre in circa 1.500 Uffici Postali, dove è già presente lo sportello “amico”, l’offerta Poste Shop verrà fornita in maniera affiancata all’offerta del suddetto sportello.
L’Azienda prevede anche di incrementare l’offerta di corner Poste Mobile di altre 100 postazioni entro la fine del 2014, arricchendo l’offerta con alcuni prodotti/servizi legati alla sim e con opportuni piani di formazione professionale.
Analizzando invece l’andamento della sperimentazione dei corner  assicurativi l’Azienda ha evidenziato la necessità di separare la vendita dei prodotti assicurativi più semplici “da banco” da quelli che invece richiedono un approccio alla vendita diversificato “prodotti assicurativi d’investimento”.
In questo senso ha previsto che le 100 sale assicurative presenti negli uffici siano trasformate (entro la fine del 2014)  in sale finanziarie dove è più coerente mantenere le vendite di tipo consulenziale collegate ai prodotti di “Ramo I” .
L’offerta assicurativa verrà completata da una prima implementazione della sperimentazione che prevede l’istituzione di ulteriori 9 corner ed uno sviluppo, entro la fine del 2014, di ulteriori 85 per un totale a fine anno di 100 corner assicurativi.
Nel prendere atto del nuovo modello di sviluppo della rete commerciale all’interno degli UU.PP. abbiamo evidenziato all’Azienda la necessità di conoscere nel dettaglio tutte le sedi individuate per le razionalizzazioni e gli sviluppi della rete commerciale e la necessità di aprire di tavoli di confronto regionale per l’implementazione del modello e le possibili ricadute sui lavoratori.
Infine abbiamo evidenziato che l’attuale caratterizzazione dell’offerta commerciale negli UU.PP. attraverso l’adozione dei corner sui diversi canali di vendita è ormai matura per una attenta ed approfondita analisi, da fare in Commissione Inquadramento, sui livelli inquadramentali delle diverse figure professionali coinvolte.
L’Azienda ci ha assicurato che ci terrà costantemente aggiornati circa l’individuazione delle sedi oggetto di evoluzione e che effettuerà i necessari incontri sul territorio prima di implementare il modello in oggetto.

Job Posting: Ricerca di personale interno Specialista Amministrazione e Controllo


venerdì 13 giugno 2014

Ricerca addetto Junior / Senior CPD Cinecittà Est Servizi Postali

La presente ricerca è rivolta al personale Portalettere operante nei CD del Comune di Roma. E' una buona occasione per avvicinarsi a casa. Scade il 18/06/14.



mercoledì 11 giugno 2014

Riorganizzazione SP/MP: Richiesta incontro gestione personale


Anomalie Contributi Previdenziali Lavoratori Ex Ctd Ricorsisti


Trasmettiamo in allegato la lettera inviata all’Azienda riguardo alla mancata presenza, nell’estratto previdenziale di molti colleghi ex CTD ricorsisti successivamente consolidati, di alcuni periodi di contribuzione collegati ad anni effettivamente lavorati.
 Qualora non riceveremo un positivo riscontro sarà nostra cura fornire tutte le indicazioni utili ad attivare strumenti di tutela appropriati.

Dichiarazioni Francesco Caio all'indomani del cda


ROMA – Francesco Caio esce per la prima volta allo scoperto sulla privatizzazione di Poste Italiane, dopo la sua nomina come ad avvenuta un mese fa. Al termine del cda che si è tenuto ieri mattina ha diffuso una nota in cui nella sostanza conferma quanto trapelato a livello di indiscrezioni. E cioè che sulla tempistica della quotazione in Borsa, auspicata per ragioni di finanza pubblica dal ministero dell’Economia entro fine 2014, non è ancora stata presa una decisione.
Nella nota il manager afferma che “la quotazione va realizzata al meglio nell’interesse dell’azionista Stato, dei futuri investitori e di tutto il Paese per le ricadute finanziarie, industriali e di immagine che avrà anche sui mercati internazionali”. Questo significa che Caio vuole prendersi il tempo necessario per capire bene la società e decidere le eventuali azioni da realizzare per valorizzare al meglio il gruppo. Anche se, ha spiegato, “le scadenze rappresentano una grande sfida a cui non intendiamo sottrarci”.
Scrive Laura Serafini sul Sole 24 ore:
Tra gli aspetti chiave da definire, perchédICHIARAZIONI fRANCESCO cAIO possono incidere sul valore della società, ci sono tre questioni non a caso richiamate dall’ad. «Stiamo lavorando a stretto contatto con il governo per ottimizzare l’avanzamento dei lavori e finalizzare le tempistiche dei prossimi mesi. Queste dipenderanno molto anche dai tempi in cui si concluderanno alcune importanti attività in cui il gruppo è impegnato con le sue controparti istituzionali: la Cassa depositi e prestiti; la Ragioneria dello Stato; l’Autorità per le comunicazioni». Con la Cdp deve essere firmata la nuova convenzione per la remunerazione dei prodotti di risparmio postali: il testo era già stato redatto indicando un valore di circa 1,6 miliardi l’anno riconosciuto a Poste (per una durata prolungata da 3 a 5 anni) ma già l’ex ad Massimo Sarmi e poi Caio hanno deciso di prendere tempo prima di firmare. I rapporti con la Ragioneria riguardano i crediti che la società vanta con il Tesoro, per circa un miliardo, e per i quali si sta valutando una transazione. Anche se ci si accordasse subito sul valore transattivo, serviranno poi pareri a suffragio dell’operazione – ad esempio da parte dell’avvocatura dello Stato – che richiederanno tempo.
E ancora: c’è la quantificazione del costo netto del servizio universale sul quale sta lavorando l’Autorità per le comunicazioni. L’Autorità ha pubblicato proprio ieri un documento di consultazione (al quale i concorrenti di Poste devono rispondere entro 30 giorni) in cui propone la nuova metodologia di calcolo del costo del servizio che dovrà valere d’ora in avanti: nel documento è riportato che Poste ha avanzato una richiesta di copertura del costo (che deve pagare il Tesoro) per 700 milioni l’anno sia nel 2011 che nel 2012. Ma non è detto che tale richiesta verrà soddisfatta. Anzi, una volta terminata la consultazione l’Autorità varerà la nuova metodologia e probabilmente alle Poste verrà riconosciuta un cifra molto inferiore. Ma questo processo dovrebbe concludersi entro l’autunno.
Ieri Caio ha inoltre annunciato che sta lavorando al nuovo piano industriale, che «sarà presentato nelle prossime settimane». Il manager ha inoltre rivelato che ci sono aree del gruppo che «necessitano una forte operazione di rilancio» in particolare nel settore pacchi (dove Poste, dice Caio, ha perso quote di mercato nell’unico settore redditizio con una quota che oggi è ferma all’8%) recapiti e logistica, anche puntando su «qualità, tecnologia e innovazione» (…)

Verbali di Accordo Chiusure Collettive


In data 10 Giugno 2014 sono stai sottoscritti due accordi che coinvolgono le funzioni di staff centrali e territoriali e che prevedono l’istituzione di periodi di chiusura collettiva  delle attività, in coincidenza del Ferragosto e delle festività Natalizie.

Per tale chiusura saranno utilizzate le ferie contrattuali.

I periodi individuati sono i seguenti: 11-12-13 e 14 Agosto 2013     e  29-30 e 31 Dicembre 2013.

Le parti si impegnano a monitorare costantemente l’andamento della fruizione delle ferie ed aprire un confronto , entro il primo trimestre del 2015 per analizzare

i piani di programmazione nei diversi ambiti lavorativi e  stabilire le modalità di fruizione.

Le festività soppresse, pur rimanendo l’obbligo di fruizione entro l’anno solare, non devono essere programmate.