Con la pubblicazione del decreto lavoro 2023, si modifica quanto previsto dal decreto dignità. I contratti a tempo determinato potranno avere una durata superiore ai 12 mesi, ma non superiore a 2 anni:
- nei casi previsti dai contratti collettivi di cui all’art 51 DL 15/06/15 N81;
- in assenza delle previsioni di cui al punto precedente, nei contratti collettivi applicati in azienda, e comunque entro il 30 aprile 2024, per esigenze di natura tecnica, organizzativa o produttiva individuate dalle parti;
- in sostituzione di altri lavoratori.
Per essere recepito, bisognerà attendere che venga trasformato in legge dal Parlamento e quindi stabilizzato.
Infatti in caso contrario, trascorsi i 60 giorni, il Dl perderebbe efficacia sin dall'inizio della sua entrata in vigore.
Resta la grave carenza di personale segnalata dalle OO.SS nell’ultimo incontro PCL e l'annosa questione degli ex ctd fermi ad un'anzianità inferiore ai 365 giorni, i quali potrebbero essere superati dalle future assunzioni.
Tutto questo certamente avrà un peso sui futuri incontri e su un possibile accordo PAL 2024, visto che nel 2023 termina l'accordo vigente.
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