Dopo il recapito (news precedente) ecco i dati riguardanti la seconda delibera, la 396. Anch’essa datata 25 giugno e pubblicata dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ieri pomeriggio. S’intitola “Nuovi obiettivi statistici di qualità e nuove tariffe degli invii postali universali”, richiamando poi l’articolo 1, comma 280, della legge 190 del 23 dicembre 2014, ossia la legge di stabilità. Quella che ha permesso di introdurre i cambiamenti in modo da tagliare i costi.
Per ciò che riguarda la tempistica, la posta ordinaria (ma anche massiva, raccomandata ed assicurata) dovrà raggiungere il destinatario in quattro giorni lavorativi successivi a quello d’inoltro (tecnicamente, è il “J+4”) nel 90% dei casi; sei nel 98%. Per il pacco ordinario vale il “J+4” nel 90%.
Per la prioritaria, invece, sarà un giorno lavorativo seguente per almeno l’80% degli invii provenienti e destinati a comuni serviti cinque giorni a settimana. Diventano due per l’80% delle spedizioni provenienti o destinate a centri serviti a giorni alterni, tre se provenienti e destinati a centri serviti a giorni alterni. Ad ogni modo, dovrà valere il “J+4” per almeno il 98% dei frangenti, indipendentemente dagli altri parametri. Dovrà essere contemplata la rendicontazione degli esiti di consegna, “prestazione che consente di conoscere l’esito delle spedizioni nazionali”.
L’Agcom “si riserva d’intervenire con prescrizioni puntuali ove gli obiettivi non siano rispettati”, anche imponendo all’operatore di praticare prezzi differenti per diversi livelli di qualità e di prevedere sistemi di indennizzo automatico.
Le modifiche tariffarie saranno introdotte con l’1 ottobre 2015. Da tale giorno, Poste italiane potrà praticare per il servizio ordinario “un prezzo che non sia superiore a 0,95 euro/invio”. La cifra si riferisce al primo porto, quindi nei venti grammi di peso; per tutte le altre fasce ed i formati non standard, nonché per gli invii all’estero, gli avvisi di ricevimento, la ordinaria on-line, i costi dovranno risultare “accessibili all’insieme dell’utenza e nel rispetto dei principi di equità, ragionevolezza e non discriminazione”.
Un concetto simile viene ribadito per il supporto prioritario: “prezzi accessibili, nel rispetto dell’equità e della ragionevolezza”.
Definito il passaggio seguente: dall’1 gennaio 2017, l’azienda avrà la facoltà di variare il limite tariffario massimo “in misura inversamente proporzionale all’andamento dei volumi di traffico”, sapendo che il periodo di vigenza del disposto è quello previsto dal contratto di programma 2015-2019 ed ogni eventuale incremento degli oneri avrà efficacia almeno annuale.
Ora la “palla” potrebbe passare ai cittadini, in quanto hanno la facoltà di impugnare l’atto davanti al Tribunale amministrativo regionale del Lazio entro sessanta giorni dalla notifica.
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L’Autorità ha approvato il provvedimento definitivo relativo ai nuovi obiettivi statistici di qualità e determinazione delle tariffe degli invii di posta prioritaria e degli altri servizi universali.
L'entrata in vigore delle nuove condizioni economiche e dei nuovi obiettivi di qualità dei servizi universali è fissata al 1° ottobre 2015. Da tale data Poste Italiane potrà praticare per il servizio di posta ordinaria un prezzo che non sia superiore a 0,95 euro/invio e per il nuovo servizio di posta prioritaria, prezzi accessibili, nel rispetto dell'equità e della ragionevolezza.
Quanto ai nuovi obiettivi di qualità, per la posta ordinaria è pari a quattro giorni lavorativi successivi a quello d’inoltro nella rete postale nel 90% dei casi, mentre per la posta prioritaria è pari ad un giorno lavorativo successivo a quello di inoltro nella rete postale per almeno l’80% degli invii. Il nuovo obiettivo così definito è rispettato a livello nazionale e tiene conto degli effetti sui Comuni in cui l'invio e/o la ricezione della posta possa avvenire a giorni alterni. Le nuove condizioni economiche ed i nuovi obiettivi di qualità sono in linea con quanto disposto dalla legge di stabilità poiché assicurano la sostenibilità dell'onere del servizio universale