Il cosiddetto bonus Maroni è una misura che incentiva economicamente chi decide di rimanere al lavoro, rinunciando all'acceso alla pensione con quota 103 (ovvero con almeno 62 anni e 41 di
contribuzione).
I lavoratori dipendenti che scelgono di proseguire l’attività lavorativa possono rinunciare all’accredito contributivo della quota dei contributi IVS (Invalidità, Vecchiaia, Superstiti) a loro carico: in questo caso, gli importi corrispondenti alla quota di contribuzione IVS, vengono erogati direttamente al lavoratore in busta paga.
In particolare, l’incentivo in oggetto si applica ai
lavoratori dipendenti che rispettino tutte le seguenti condizioni:
- maturano i requisiti per l’accesso al trattamento di pensione anticipata flessibile (quota 103);
- non sono titolari di pensione diretta, a eccezione dell’assegno ordinario di invalidità;
- non abbiano il requisito anagrafico per il diritto alla pensione di vecchiaia.
Con il messaggio numero 2426 del 28-06-2023.pdf l’Inps ha reso noto che è possibile presentare le istanze relative all’incentivo al posticipo del pensionamento per i lavoratori dipendenti che abbiano maturato i requisiti minimi per il pensionamento anticipato flessibile (c.d. Quota 103).
La circolare INPS 22 settembre 2023, n. 82 fornisce le indicazioni per la gestione degli adempimenti previdenziali connessi all’incentivo e i chiarimenti sulla facoltà di rinuncia all’accredito contributivo..
Con il messaggio 19 dicembre 2023, n. 4558, l’Istituto fornisce ulteriori istruzioni operative come le modalità di esposizione dei dati relativi all’esonero del flusso UNIEMENS.
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