Francesco Caio punta a presentare il piano industriale di Poste Italiane entro fine anno, al più tardi a gennaio. Secondo quanto si apprende, l'obiettivo più a stretto giro del manager e' la chiusura dell'accordo per la nuova convenzione con Cdp, che da triennale dovrebbe diventare quinquennale, previsto tra 7-10 giorni.
Solo dopo si potrà pensare di
presentare il piano industriale 2015-2020. Ma "non e' detto che i
tempi", per via anche delle festività natalizie, "permettano il varo
entro dicembre", viene precisato.
Sono tre al momento i dossier
aperti sul tavolo di Caio: la chiusura del budget, la convenzione con Cdp e,
appunto, il piano industriale su cui pero' non e' stato convocato ancora nessun
Cda. La questione servizio universale, che Caio vorrebbe venisse adeguato
perché cosi' e' su un "sentiero di declino progressivo", sara'
affrontata invece con l'anno nuovo.
Punto non irrilevante del
programma di sviluppo sara' la questione del personale in un gruppo che conta
143.000 dipendenti. Proprio per la
necessita' di ammodernamento, sara' previsto un turn over con
l'assunzione anche di profili qualificati nel campo dell'Ict.
Per ora non ci sono numeri sul
personale in uscita - soprattutto dal comparto recapiti -, quel che e' certo e'
che non ci saranno licenziamenti. Per chi e' vicino alla pensione si dovrebbe
procedere con gli ammortizzatori sociali previsti dalla legge, quali la
mobilita' lunga; per altri si tratterà di seguire un percorso di
riqualificazione interna.
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