giovedì 31 luglio 2014
Servizio Paccomat
Accordo Premio di Produzione 2014 (Il 50% in Pagamento a Settembre)
ACCORDO PDR ANNO 2014
Come già anticipato nel precedente messaggio di ieri sera abbiamo sottoscritto nella giornata di ieri un accordo sul premio di risultato riferito all’anno 2014.
Si tratta di un accordo ponte che salvaguarda l’erogazione dell’anticipo di settembre p.v. ma definisce anche completamente tutti gli aspetti del premio stesso in coerenza con quello scaduto a dicembre 2013 e pertanto conferma sia gli importi attuali sia la struttura dell’erogazione con riferimento all’acconto di settembre ed al saldo di giugno 2015.
La scelta dell’accordo ponte consente l’erogazione dell’acconto di settembre e rimanda al primo quadrimestre 2015 il confronto sul premio 2015-2017, in un momento successivo quindi alla presentazione del piano di impresa che necessariamente influenzerà il confronto sul premio stesso; inoltre consentirà di non sovrapporre il rinnovo del premio con il rinnovo del CCNL.
C’è l’impegno aziendale, nel corso di tale confronto, alla rivisitazione dell’allegato 4 all’accordo del 12 giugno 2012.
Considerato lo scenario economico che prevede una contrazione delle previsioni di crescita del PIL nazionale ed il manifestarsi di una riduzione dei ricavi nei mercati di riferimento del Gruppo Poste si è condiviso come obiettivo un valore di EBIT coerente con tale scenario.
Essere riusciti ad attualizzare i valori di EBIT di riferimento all’attuale andamento economico ci da ragionevoli prospettive di erogazione complessiva del premio e pertanto anche con riferimento al saldo di giugno 2015.
Una O.S. pur firmando l’accordo ha espresso riserve, da noi non condivise, ed ha preannunciato l’invio di una comunicazione all’Azienda con le proprie osservazioni al riguardo.
L’accordo è valido per tutte le aziende del gruppo con esclusione di Postel, Postecom e Postemobile , l’Azienda si è fatta parte attiva nei loro confronti per l’individuazione di tempestive soluzioni per l’erogazione del premio in coerenza con gli accordi precedenti in essere.
Riteniamo assolutamente positivo l’accordo sottoscritto e gli impegni assunti dall’Azienda, perché da un parte mettono in ragionevole sicurezza i pagamenti riferiti al premio dell’anno in corso e dall’altra pongono le basi per il confronto sul premio futuro in uno scenario profondamente modificato.
In allegato vi inviamo il testo dell’accordo e la comunicazione aziendale contenente gli impegni riferiti alla verifica di ottobre per la verifica dell’andamento dell’indicatore, alla modifica dell’allegato 4 dell’accordo 12 giugno 2012 e l’impegno sul premio nelle tre aziende suindicate.
Cordiali saluti
MARIO PETITTO
SEGRETARIO GENERALE
mercoledì 30 luglio 2014
PETITTO - "AGCOM ENNESIMA BEFFA PERPETRATA AI DANNI DI POSTE ITALIANE"
Attività Segreteria Generale
30 LUGLIO 2014
La decisione dell'AGCOM di riconoscere a Poste Italiane solamente 700 milioni di euro, per un biennio, per i costi del servizio universale di recapito su tutto il territorio nazionale è l'ennesima beffa perpetrata ai danni dell'Operatore postale pubblico. Sono anni ormai che lo Stato riconosce a Poste Italiane solamente la metà dei costi reali sostenuti per garantire il servizio universale con evidenti ripercussioni negative sul conto economico del settore postale, in grave crisi in tutto il mondo.
Negli ultimi quattro anni siamo stati costretti a tagliare diecimila zone di recapito tra l'indifferenza generale di tutti quelli che si appassionano alle sorti di altre aziende tranne che di quella postale.
Alla vigilia di un nuovo Piano di Impresa, annunciato per Ottobre, e nel mentre si discute di preparare Poste Italiane alla quotazione in borsa e alla vendita del quaranta per cento del capitale sociale, la decisione dell'AGCOM aggrava le condizioni finanziarie dell'azienda postale, trascinata tra l'altro nella vicenda scabrosa di Alitalia con tutti i rischi connessi.
SLP condivide le preoccupazioni espresse dall'AD Caio sia sulle decisioni negative dell'AGCOM sia sulle scelte di chiara matrice industriale per quanto riguarda la vicenda Alitalia.
Non vorremmo che gli errori degli altri li debbano pagare i lavoratori postali.
Il Segretario Generale SLP-Cisl
MARIO PETITTO
Siglato Accordo per Premio di Risultato 2014.
Nella serata odierna è stato sottoscritto l’accordo ponte sul PDR per il solo anno 2014.
L’impianto normativo rimane invariato; l’anticipo verrà erogato nel mese di settembre 2014 ed il saldo nel mese di giugno 2015.
Gli importi economici rimangono invariati.
Entro i primo mesi del 2015 si avvierà il confronto per il nuovo PDR relativo al triennio 2015-2017.
martedì 29 luglio 2014
Poste, Agcom dimezza le attese: “Servizio universale 2011-12 vale 700 milioni”
Il Consiglio dell’Agcom ha approvato il provvedimento che definisce le modalità di calcolo e quantifica il costo netto del servizio universale postale per il 2011 e il 2012. Dimezzando di fatto le stime di Poste italiane. L’analisi effettuata, informa una nota dell’Authority, ha portato a quantificare l’onere per gli anni 2011 e 2012 rispettivamente in 380,6 e 327,3 milioni di euro. Poste, invece, aveva certificato un valore di 709 milioni per il 2011 e di 704 per il 2012, quindi il doppio di quanto riconosciuto dall’Authority. ”Il servizio postale universale non è più sostenibile e richiede un’attenta revisione del contenuto e delle misure economiche necessarie al suo finanziamento”, ha quindi replicato a stretto giro il gruppo che ha appena rotto gli indugi sul salvataggio di Alitalia, ricordando il “progetto di privatizzazione” in corso.
“Poste Italiane – si legge in particolare in una nota – ha certificato all’Autorità, che apprezza per l’importante lavoro svolto nelle ultime settimane, un onere per la fornitura del servizio universale per gli anni 2011 e 2012 pari rispettivamente a 709 e 704 milioni di euro. L’Autorità, nella sua decisione, ha riconosciuto un onere pari a 380 milioni di euro per il 2011 e a 320 milioni di euro per il 2012. Tali ampie differenze, soprattutto alla luce del progetto di privatizzazione del Gruppo, mostrano quanto sia urgente procedere all’adozione di misure dicontenimento dell’onere del servizio universale che non possono che transitare attraverso una revisione delle modalità di fornitura del servizio stesso per renderlo più efficiente, più in linea con i bisogni del Paese e con le risorse economiche disponibili per il suo finanziamento”.
L’Autorità ha stabilito inoltre che per gli anni 2011 e 2012 gli operatori del settore non saranno tenuti a versare alcun contributo al fondo di compensazione istituito presso il ministero dello Sviluppo economico. Il provvedimento adottato martedì, sottolinea la nota, fa seguito a unacomplessa istruttoria alla quale hanno partecipato, oltre a Poste Italiane, i principali attori del mercato che, nel corso della consultazione pubblica, hanno avuto modo di presentare memorie ed esporre in audizione la propria posizione sulla proposta dell’Autorità. Per la prima volta, dopo la trasposizione nell’ordinamento italiano, della terza direttiva europea in materia postale, per la quantificazione dell’onere del servizio universale è stata applicata la metodologia del cosiddetto “costo netto evitato”. Attraverso tale metodologia l’ammontare del costo netto è quantificato come la differenza tra il costo netto delle operazioni di un fornitore del servizio universale designato – quando questo è soggetto ad obblighi di servizio universale – e il costo netto delle operazioni in assenza di tali obblighi.
POSTE: IN ARRIVO NUOVA CONVENZIONE CON CDP, SI ALLUNGA A 5 ANNI
Possibile approdo nel cda dell'1 agosto (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 29 lug - Allungamento della convenzione tra Poste e Cdp da tre a cinque anni e un nuovo modello di calcolo da utilizzare per la remunerazione. Sono i contenuti dell'accordo che, secondo quanto risulta a Radiocor, e' alle battute finali e potrebbe arrivare sul tavolo del cda di Poste l'1 agosto. La convenzione con Cdp remunera Poste per la gestione in esclusiva del risparmio postale. L'allungamento della durata della convenzione dagli attuali tre anni a cinque anni e' uno dei passi piu' attesi in vista della quotazione in Borsa di Poste, al fine di dare maggior certezza al mercato. Inoltre, sempre secondo quanto si apprende, cambiera' il modello su cui si basa il calcolo della remunerazione. Secondo l'accordo precedente se non si raggiungevano determinati target scattava una sorta di penalizzazione a carico di Poste Italiane, determinando una difficolta' operativa perche' Cdp doveva recuperare commissioni gia' pagate. Ora si inverte il meccanismo: ci sara' una commissione standard e poi degli incentivi per Poste Italiane. Al raggiungimento di determinati risultati scattera' cioe' un premio per l'azienda guidata da Francesco Caio
Oggi intanto l'Agcom ha definito un altro elemento importante in vista del percorso di quotazione di Poste Italiane, cioe' la quantificazione del costo netto del servizio universale. L'Autorita' ha adottato una nuova metodologia di calcolo e ha definito il costo da pagare per gli anni 2011 e 2012 pari a circa 700 milioni, in linea con la richiesta avanzata da Poste.
Ggz-Sim
(RADIOCOR) 29-07-14 19:15:51 (0614)NEWS 3 NNNN
lunedì 28 luglio 2014
News: assegni familiari-incentivo ASI-pagine bianche-rimborso IRPEF
- ASSEGNI FAMILIARI: entro Agosto l'azienda deve pubblicare lo stampato per aderire le domande vanno presentate entro settembre.
- ASI: e stato erogato il primo trimestre il secondo di regola deve essere erogato ad agosto
- PAGINE BIANCHE: domani dovremmo ricevere la motivazione del mancato pagamenti e quando è se verranno pagate nel frattempo stiamo recuperando alcuni uffici della Ram2 che non avevano ricevuto neppure l'anticipo di Aprile
- RIMBORSI IRPEF : Vi avviso che l'azienda sta procedendo ai rimborsi erogando l'85% del credito, il restante 15% verrà versato con lo stipendio di agosto.
domenica 27 luglio 2014
mercoledì 23 luglio 2014
Messaggio di MARIO PETITTO sull'incontro con l'amministratore delegato CAIO
Valutazioni dI MARIO PETITTO, Segretario Generale CISL POSTE, sull'incontro del 22 luglio 2014 tra Sindacati di categoria e il nuovo AD di Poste Italiane Francesco CAIO
Slp cisl
martedì 22 luglio 2014
Incontro Caio - OO.SS: deludente
É avvenuto oggi l'incontro tra il nuovo amministratore delegato di Posteitaliane e le OO.SS: nel pomeriggio é stata rilasciata una comunicazione inerente a quanto emerso da parte aziendale. C'erano aspettative e timori e sono stati tutti disattesi. Dopo una tale riservatezza, dopo un rinnovo tempestivo dell'organizzazione aziendale, ci si poteva aspettare un qualcosa di più sostanzioso, incisivo, qualcosa insomma. Si é ribadito l'attuale status in perdita dei servizi postali, si dichiarato di voler rilanciare il settore, come non si é capito o non é stato detto. Tutte le risposte arriveranno ad ottobre, con i lavori del ccnl e del premio di produzione, quindi un rimandare ancora per capire cosa si ha intenzione di fare. Intanto iniziano i balletti di chi cerca di cavalcare l'onda e si dichiara soddisfatto che non si sia parlato di scorporo aziendale, girate i siti delle varie sigle minoritarie per saperne di più. Il mondo incurante va avanti: l'AGCOM ci osteggia, la questione del servizio universale é ancora aperta, Alitalia sembra aver accentrato tutte le attenzione della dirigenza e sul territorio come tutti gli anni mancano i ctd. I portalettere si fanno carico con responsabilità di sopperire alle mancanze di dirigenti e consulenti che dopo mesi ci sanno dire solo che il settore é in crisi. Si aspettava un vento nuovo che non soffia ed é tardivo, come questa estate che stenta a partire. Vi terrò aggiornati
lunedì 21 luglio 2014
PETITTO - "ALITALIA, LE PERPLESSITA' DI SLP-CISL"
21 LUGLIO 2014
Il rischio concreto che Poste siano “obbligate” a sottoscrivere un “equity committment” verso Alitalia desta forti perplessità in SLP-CISL, Sindacato maggioritario del settore postale.
Mario Petitto Segretario Generale della categoria infatti ricorda che “al momento dell'ingresso di Poste Italiane nel capitale di Alitalia, difronte ai nostri dubbi, ci fu assicurato che la quota di 75 milioni di euro versata da Poste doveva considerarsi uno sforzo finanziario eccezionale per il salvataggio di Alitalia e che non avrebbe precostituito ulteriori impegni onerosi in quella operazione.
Il nuovo management di Poste, che incontreremo per la prima volta domani, presenterà le linee del nuovo “piano di impresa” per i prossimi anni, le cui anticipazioni ufficiose non prevedono scenari positivi, in presenza di evidente crisi dei mercati postali. Difronte alla prospettiva del perpetuarsi di scenari di ristrutturazioni e razionalizzazioni in Poste Italiane, e difronte al mancato rinnovo del CCNL e del Premio di risultato per i lavoratori postali, appare assai contraddittorio distogliere ingenti capitali di Poste Italiane verso situazioni del tutto estranee all'interesse dell'Operatore postale. Il Sindacato di categoria avrebbe, di conseguenza, serie difficoltà a confrontarsi serenamente sulle criticità interne all'azienda e a concorrere alle soluzione di queste.
La mancata chiarezza delle scelte di Poste Italiane ingenererebbero anche dubbi sul mercato in previsione della quotazione in borsa, che non si preannuncia un passaggio semplice e indolore, a cui non intendiamo dare il nostro contributo, alla luce dei mutati indirizzi del Ministero della Economia in contrasto con gli affidamenti del governo Letta.
Ulteriore elemento di perplessità è la posizione di vigile attesa della Commissione Europea che intravede il coinvolgimento di Poste nella vicenda Alitalia come un surrettizio aiuto di stato vietato dalle norme comunitarie.
Ci auguriamo che il Consiglio di Amministrazione di Poste, che affronterà l'argomento domattina, richieda ulteriori approfondimenti sulla questione anche alla luce dei rischi soggettivi connessi”
Mario Petitto
mercoledì 16 luglio 2014
Alitalia - Posteitaliane: il punto della situazione
Alitalia, le condizioni di Poste creano tensioni tra le banche
ROMA
La trattativa tra Alitalia-Cai e Etihad fa passi avanti sul taglio del costo del lavoro ma corre nuovi rischi nel versante finanziario.
A far discutere, come anticipato ieri dal Sole 24 Ore, è la posizione di Poste Italiane, che ha stabilito condizioni secondo le banche inaccettabili perché «disallineate dallo schema di accordo generale», per aderire all'aumento di capitale di 200 milioni di euro di Alitalia-Cai (l'assemblea dei soci deve deliberare il 25 luglio), alla garanzia per coprire il rischio di oneri per il contenzioso ed eventuali maggiori necessità di cassa di Alitalia fino al 2015.
Le banche si sono irritate per i paletti piantati da Francesco Caio, il nuovo a.d. di Poste. Caio subordina nuovi esborsi del gruppo (fino a 40 milioni la stima) a una «collaborazione continuativa» da concordare tra Alitalia e Poste, a «sinergie industriali e commerciali», tra cui la vendita dei biglietti Alitalia negli uffici postali.
Ma il gruppo Poste, per rispondere ad eventuali fabbisogni di cassa di Alitalia-Cai oltre il budget, ha indicato condizioni che, dice un'autorevole fonte bancaria, «creano un disallineamento tra la posizione di Poste e le banche». Le Poste propongono un meccanismo che le proteggerebbe più delle banche anche in caso di oneri per le pendenze legali del passato, le «liability». Per l'aumento di capitale, detto "equity commitment", Poste chiede che il suo intervento non sia nell'Alitalia-Cai, come richiesto a tutti i soci, ma in un veicolo separato, che sarebbe azionista diretto della nuova compagnia che verrà scorporata da Cai, nella quale Etihad entrerà con il 49 per cento. Questo meccanismo, secondo fonti finanziarie, potrebbe mettere in discussione anche il principio – inviolabile per la Ue – che soci europei, in questo caso la Cai, devono possedere almeno il 51% della nuova Alitalia, perché questa avrebbe tre soci: Cai, il veicolo di Poste, Etihad con il 49 per cento.
Gli istituti di credito, che a fatica hanno trovato un punto di equilibrio sulla rinuncia a 560 milioni di crediti verso Alitalia (un terzo verranno cancellati, due terzi convertiti in azioni Cai), sono irritati. La posizione di Caio, osserva una fonte bancaria, è «un sì apparente che in realtà è più un no». Le banche più esposte con Alitalia sono Intesa Sanpaolo e Unicredit, poi Mps e Popolare di Sondrio. Pochi giorni fa l'a.d. di Intesa, Carlo Messina, ha detto che la banca è pronta a fare la sua parte ma non quella di altri, riferendosi alle obiezioni di Poste. Posizione condivisa da Unicredit. Irritazione anche al ministero dell'Economia, perché l'irrigidimento di Poste potrebbe far saltare l'operazione Etihad.
L'a.d. di Alitalia, Gabriele Del Torchio, ha esortato i sindacati che non hanno aderito a firmare l'accordo sul costo del lavoro, si tratta di Uilt, Anpac, Avia e Anpav. «La firma di Cgil e Cisl, alla quale si è aggiunta quella di Ugl e Usb, segna un altro importante passo verso l'alleanza con Etihad», ha detto Del Torchio. «L'accordo sulle riduzioni del costo del lavoro è condizione imprescindibile per consentire all'azienda di arrivare con le sufficienti risorse finanziarie alla firma dell'accordo». Ma la Uilt non ha cambiato idea. E in due giorni, dopo il no al contratto nazionale e all'accordo sul costo del lavoro, la Uilt ha avuto 150 nuovi iscritti tra piloti e assistenti di volo.
Il sole 24 ore 20/07/14
Caio: non escludo nulla, per noi faro è mercato
Quanto alle resistenza di Poste a un ulteriore esborso per Alitalia l'ad di Poste, Francesco Caio ha dichiarato: «Non escludo nulla nel modo più assoluto, stiamo ancora lavorando e vediamo come evolve la situazione. Abbiamo dato da mesi la nostra disponibilità e stiamo partecipando attivamente al tavolo di cui apprezziamo lo spirito costruttivo», ma «ognuno deve farsi carico delle proprie prospettive e per noi il faro è il mercato». Parlando poi dell'ipotesi di una ricollocazione degli esuberi della compagnia aerea all'interno di Poste, l'ad ha ricordato che le sinergie sono state definite «nella parte preliminare degli accordi» e prevedono l'innesto di 25 persone nell'information technology: «Siamo fermi al mantenimento di quelle sinergie», ha concluso.
I no di Poste
Mentre il negoziato tra le banche creditrici di Alitalia volge verso il termine un nuovo scoglio si frappone alla chiusura della partita con la firma dei rappresentati degli istituti di credito. Uno scoglio che, come riportato oggi dal Sole 24 Ore, ha un nome e un cognome: Poste Italiane. La questione è relativa alla sottoscrizione di un «equity committment», cioè di un impegno a mettere mano al portafoglio in caso di sopravvenienza di oneri derivanti da precedenti contenziosi o di perdite nel 2014 superiori al budget di inizio anno, che Etihad ha chiesto agli azionisti che resteranno nel capitale della vecchia Alitalia. Si tratta di almeno 200-300 milioni, che potrebbero lievitare in base al rosso che avrà a fine anno la compagnia. È partita così la conta tra i soci del vettore tricolore per capire chi firmerà: le banche, Intesa Sanpaolo e UniCredit, sono pronte a fare la loro parte, così come probabilmente Roberto Colaninno eAtlantia. Le Poste di Francesco Caio no.
Il sole24 ore
Il sole24 ore
martedì 15 luglio 2014
Chiusure Uffici Postali Impresa - SLP chiede urgente incontro
15 LUGLIO 2014
Dr. Paolo Faieta
R.U.O. R.I.
Poste Italiane Spa
V.le Europa n. 175
00144 R O M A
R.U.O. R.I.
Poste Italiane Spa
V.le Europa n. 175
00144 R O M A
Roma, 15 Luglio 2014
Prot. 120810
Prot. 120810
Oggetto: Chiusure Uffici Postali Impresa.
Ci è stato segnalato dai territori di possibili iniziative aziendali riguardanti la chiusura di uffici postali impresa sull’ intero territorio nazionale.
L’iniziativa, se confermata, comporta evidenti ricadute sul personale ivi applicato.
Riteniamo pertanto sia necessario un confronto al tavolo Nazionale sulla materia, alla luce anche del recente accordo (10/7/2013) sulla definizione dei nuovi cluster degli Uffici Postali Impresa che prevedeva tra le altre cose chiusure ed efficientamento degli stessi.
In attesa di un vs. riscontro, cordiali saluti
L’iniziativa, se confermata, comporta evidenti ricadute sul personale ivi applicato.
Riteniamo pertanto sia necessario un confronto al tavolo Nazionale sulla materia, alla luce anche del recente accordo (10/7/2013) sulla definizione dei nuovi cluster degli Uffici Postali Impresa che prevedeva tra le altre cose chiusure ed efficientamento degli stessi.
In attesa di un vs. riscontro, cordiali saluti
Il Segretario Generale SLP Cisl
Mario Petitto
Mario Petitto
mercoledì 9 luglio 2014
Servizi Postali: Nuovo Servizio Raccomandata Focus
Nell’attuale contesto, l’ampliamento ed il miglioramento del portafoglio prodotti e servizi è necessario per intercettare e sviluppare nuovi segmenti di business e arricchire la gamma dei prodotti resi al fine di soddisfare le esigenze della clientela, implementando servizi innovativi ed a valore aggiunto.
Poste Italiane S.p.A. effettuerà l’erogazione di un servizio per un cliente del settore bancario.
L’attività consisterà nella consegna di due tipologie di prodotti:
- RaccomandataFocusCard contenente comunicazioni cartacee e tessere plastificate;
- RaccomandataFocusMail contenente comunicazioni cartacee.
L’attività coinvolgerà tutti i PTL e la partenza del servizio è prevista a partire dal 17 luglio p.v.
ACCETTAZIONE: cliente predisporrà gli invii (documentazione o carte) che verranno ritirati con un servizio di Pick UP per essere avviati all’accettazione.
Il PTL: Per la RaccomandataFocusCard consegnerà il plico contenente la documentazione o carta annotando sul Mod.28 nome, cognome, tipo documento, numero documento, luogo e data di rilascio.
Per la RaccomandataFocusMail consegnerà il plico contenente la documentazione.
giovedì 3 luglio 2014
Attività Esecutivo Nazionale SLP
03 LUGLIO 2014
L’Esecutivo Nazionale SLP, riunito a Roma il 3 luglio 2014, ha approfondito la situazione di Poste Italiane, alla luce di importanti scelte che il CdA ed il Management saranno chiamati ad assumere in tempi brevi.
Nel dibattito è emersa la preoccupazione del gruppo dirigente della Federazione circa il ritardo sulla definizione del Premio di Risultato del 2014 e sul silenzio delle controparti sul rinnovo del CCNL scaduto da tempo. Alla luce di tali difficoltà l’Esecutivo ritiene improponibile che Poste Italiane possa investire ulteriori risorse per aderire all’aumento di capitale di Alitalia, ritenendo che i 75 milioni di euro già investiti in quella Azienda siano da considerarsi un significativo sforzo di solidarietà in un momento di particolare difficoltà di Alitalia.
In merito al processo di quotazione del 40 per cento del capitale di Poste, l’Esecutivo auspica un percorso meditato per evitare confusione o danni ad una grande Azienda che serve al Paese, anche alla luce delle non felici operazioni analoghe di questi giorni.
L’Esecutivo SLP valuta la preannunciata presentazione del Piano di Impresa dell’AD Caio ai Sindacati una positiva occasione per discutere degli assetti futuri del Gruppo Poste. Al termine di questo percorso, l’Esecutivo convocherà il Consiglio Generale SLP per valutare le indicazioni del Management ed assumere, in piena autonomia e senza intermediazioni, le azioni conseguenti da adottare.
Approvato all’unanimità
Roma, 3 luglio 2014
mercoledì 2 luglio 2014
Poste, Caio: per la privatizzazione ridefinire il servizio universale che costa un miliardo
Per la privatizzazione di Poste è necessario ridefinire il servizio universale. Lo ha sottolineato l'amministratore delegato, Francesco Caio, in audizione presso la commissione Bilancio della Camera. L'ad di Poste ha spiegato che «il settore postale è e resterà in perdita se non sapremo cogliere le opportunità logistiche».
Non è ipotizzabile poter finanziare i servizi postali all'infinito con i proventi della banca e dell'assicurazione
«La sostenibilità di Poste - ha aggiunto - passa attraverso la sostenibilità di ogni suo business e non è ipotizzabile poter finanziare all'infinito con i proventi della banca e dell'assicurazione i servizi postali». Per questo, Caio ha espresso la necessità di una ridefinizione «dell'onere del servizio universale». Per la sostenibilità di lungo periodo del gruppo, che è determinante per gli investitori, ha detto l'ad, « è importante definire un quadro di norme e anche il servizio universale».
Il servizio universale costa un miliardo, ma il contributo dello Stato è 340 milioni
«Il costo del servizio universale - ha detto Caio - è un miliardo e il contributo dello Stato è di 340 milioni. Questo è il punto di partenza. Qual è il punto di sostenibilità? Perchè come Poste italiane la privatizzazione non implica affatto che noi abdichiamo a quei servizi di presenza territoriale, di rapporto valoriale col territorio, con i cittadini, di erogazione dei servizi di utilità pubblica ma devono essere inquadrati in una maniera, chiara, trasparente, perchè vanno spiegati a chi dovrà mettere i soldi su Poste italiane». Fra l'altro, ha rilevato Caio, il servizio pubblico è «ormai al 90% del suo fatturato finanziato da imprese. E quindi - ha sottolineato - noi dobbiamo trovare nell'evoluzione della corrispondenza e nella logistica dei pacchi attraverso l'e-commerce una nuova modalità di equilibrio e in questo contesto qual è il nuovo equilibrio di servizio universale».
Per la privatizzazione di Poste è necessario ridefinire il servizio universale. Lo ha sottolineato l'amministratore delegato, Francesco Caio, in audizione presso la commissione Bilancio della Camera. L'ad di Poste ha spiegato che «il settore postale è e resterà in perdita se non sapremo cogliere le opportunità logistiche».
Non è ipotizzabile poter finanziare i servizi postali all'infinito con i proventi della banca e dell'assicurazione
«La sostenibilità di Poste - ha aggiunto - passa attraverso la sostenibilità di ogni suo business e non è ipotizzabile poter finanziare all'infinito con i proventi della banca e dell'assicurazione i servizi postali». Per questo, Caio ha espresso la necessità di una ridefinizione «dell'onere del servizio universale». Per la sostenibilità di lungo periodo del gruppo, che è determinante per gli investitori, ha detto l'ad, « è importante definire un quadro di norme e anche il servizio universale».
Il servizio universale costa un miliardo, ma il contributo dello Stato è 340 milioni
«Il costo del servizio universale - ha detto Caio - è un miliardo e il contributo dello Stato è di 340 milioni. Questo è il punto di partenza. Qual è il punto di sostenibilità? Perchè come Poste italiane la privatizzazione non implica affatto che noi abdichiamo a quei servizi di presenza territoriale, di rapporto valoriale col territorio, con i cittadini, di erogazione dei servizi di utilità pubblica ma devono essere inquadrati in una maniera, chiara, trasparente, perchè vanno spiegati a chi dovrà mettere i soldi su Poste italiane». Fra l'altro, ha rilevato Caio, il servizio pubblico è «ormai al 90% del suo fatturato finanziato da imprese. E quindi - ha sottolineato - noi dobbiamo trovare nell'evoluzione della corrispondenza e nella logistica dei pacchi attraverso l'e-commerce una nuova modalità di equilibrio e in questo contesto qual è il nuovo equilibrio di servizio universale».
Quotazione in borsa e piano di impresa: Si entra no vivo dei problemi
Attività Segreteria Generale
NOTA DELLA SEGRETERIA NAZIONALE SLP
02 LUGLIO 2014
SI ENTRA NEL VIVO DEI PROBLEMI
Ieri si è svolto il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane che ha affrontato due questioni delicate e rilevanti: l'aumento di capitale di Alitalia e la quotazione in borsa di Poste. Il comunicato del CdA ci consente di sviluppare alcune brevi riflessioni.
Vogliamo ricordare che in occasione dell'ingresso di Poste Italiane nel capitale di Alitalia con 75 milioni di euro la nostra Federazione sostenne quella iniziativa come gesto di solidarietà ad una grande azienda del paese che rischiava di fallire, pur consapevoli che si trattava di uno sforzo finanziario eccezionale. Oggi esprimiamo tutte le nostre riserve ad un eventuale sottoscrizione da parte di Poste all'aumento di capitale in Alitalia in considerazione della delicata situazione interna alla nostra azienda e alla vigilia di un complicatissimo processo di parziale privatizzazione. Abbiamo infatti difficoltà a rinnovare i Contratti di lavoro, il Premio di risultato e a sostenere un delicato equilibrio sul costo del personale.
Per quanto riguarda il processo di privatizzazione riteniamo anche noi che una partita così delicata vada affrontata nei tempi e nei modi giusti per evitare pasticci se non danni irreversibili. La quotazione del 40 per cento di Poste Italiane non può ridursi a semplice operazione di cassa da parte dell'Economia. Se così fosse saremmo in presenza di logiche vecchie che pensavamo superate nel nuovo corso politico del paese.
Nel comunicato del Consiglio l'AD Caio ha preannunciato la presentazione di un Piano di Impresa quinquennale che porterà anche alla discussione con i sindacati. Questa è una buona notizia perché riusciremo così a capire come si delineerà lo scenario postale nei prossimi anni. Come tradizione di SLP ci presenteremo alla discussione senza riserve o pregiudizi e valuteremo con serietà le strategie e gli atti conseguenti del Management in una fase di così delicata incertezza per il settore postale.
Solamente dopo, in piena autonomia e senza intermediazioni, la nostra Federazione valuterà nei propri organismi le azioni conseguenti da adottare.
LA SEGRETERIA NAZIONALE
Cda di Poste: un piano quinquennale per far fruttare al meglio la quotazione
«La quotazione di Poste Italiane è un progetto di respiro strategico e di grande rilievo economico e finanziario e va dunque realizzata nelle migliori condizioni possibili, nell'interesse dell'azionista di riferimento, dei futuri investitori e di tutto il Paese per le ricadute finanziarie, industriali e di immagine che avrà anche sui mercati internazionali».
Lo sottolinea Poste Italiane dopo la riunione del cda che, riferisce una nota, «ha esaminato le attività svolte nell'ultimo mese da Poste Italiane nella preparazione della quotazione e ha preso atto dell'impegno con cui l'Azienda sta lavorando su questo complesso progetto».
Poste Italiane, aggiunge la nota, «ha continuato a lavorare in stretto contatto con il Governo e sta definendo una tabella di marcia che prevede anche la presentazione del Piano Industriale (quinquennale) che sarà condiviso con l'azionista di riferimento e discusso con i sindacati nelle prossime settimane».
«L'interesse di Poste Italiane» per Alitalia «continua ad essere legato principalmente alle sinergie industriali e commerciali da realizzare nel settore della logistica; il cda di Poste Italiane valuterà, comunque, eventuali nuovi investimenti solo dopo un'attenta analisi dei ritorni economici e finanziari associati al piano industriale, alla struttura societaria dell'accordo e alla valorizzazione della sua quota azionaria». Lo riferisce una nota al termine della riunione del cda di Poste Italiane.
«L'alleanza con un partner industriale può creare le premesse per il potenziamento e il rilancio della Compagnia aerea. Non sono però ancora stati forniti da Alitalia tutti gli elementi necessari ad una compiuta valutazione dell'impatto che un accordo con Etihad potrà avere sulla struttura del capitale e del debito dell'azienda».
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