Poste italiane, in vista della prossima quotazione in Borsa, ha convocato per domani un consiglio di amministrazione per deliberare sulla remunerazione proposta agli azionisti per i prossimi cinque anni. Come riportato dal Sole 24 Ore di oggi, la politica dei dividendi è ancora oggetto di confronto con il Ministero dell'Economia, che detiene il controllo del 100% del gruppo di servizi postali. L'attenzione degli investitori istituzionali su questo passaggio è molto alta: l'equilibrio tra la quota di utili che verrà reinvestita nel business della società e quella che verrà distribuita ai soci sarà cruciale per il successo dell'Ipo. L'attesa del mercato è che Poste remuneri i soci alla stregua di un business regolato, come ad esempio il settore delle utility, con un dividend yield attorno al 4-5%.
Il Tesoro, insieme a management, advisor e banche del consorzio, sta valutando anche la quantità di titoli da quotare sul mercato (che dovrebbe essere intorno al 40%) e la ripartizione fra istituzionali e risparmiatori retail.
Gli appuntamenti cruciali in vista della partenza dell'offerta, che a questo punto sembra sempre più probabile per lunedì 12 ottobre, si concentrano nella seconda parte della settimana con via libera Consob atteso entro venerdì e pubblicazione prospetto informativo sabato 10.
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