venerdì 27 febbraio 2015

Incontro in Azienda su MP


Si è tenuto ieri 26/02/2015 il previsto incontro sui temi di Mercato Privati relativi all’organico, la disciplina, le pressioni commerciali e i nuovi progetti aziendali non ancora illustrati alle OO.SS. ma già divulgati sul territorio.
L’Azienda ha volutamente tenuto un comportamento evasivo sul tema degli organici tentando di rinviare la discussione a dopo l’incontro sulle azioni di PCL previsto per il 5 marzo prossimo.
Come OO.SS., dopo aver evidenziato le difficoltà dei territori, degli uffici B troppo spesso da soli, del ricorso ai continui distacchi, delle ferie, degli uffici spesso chiusi per mancanza di risorse, abbiamo ribadito che per avviare la discussione sul tema organici è necessario partire da una verifica dell’accordo del 16/7/2009 (che prevedeva un numero di addetti alla sportelleria pari a 38.239 unità) attraverso l’analisi della situazione odierna disaggregata per realtà territoriali e famiglie professionali (OSP, DUP B, DUP C, specialisti, corneristi, ecc).
Sugli altri temi (disciplina e pressioni commerciali) abbiamo evidenziato all’azienda come nell’ultimo periodo ci sia stato un utilizzo del codice disciplinare distorto e di tipo punitivo piuttosto che mirato a correggere e punire (se del caso) comportamenti non conformi da parte dei colleghi coinvolti; inoltre abbiamo evidenziato che nonostante il protocollo sulle pressioni commerciali, sottoscritto il 22/10/2013, le stesse continuano ad essere inadeguate per quantità e per forma.
L’Azienda ha cercato di negare un significativo aumento qualitativo e quantitativo dei fenomeni da noi denunciati rinviando la discussione ad un prossimo incontro dopo aver eseguito le opportune verifiche sulle nostre denunce.
Infine l’Azienda ci ha illustrato il nuovo modello di servizio retail (vedi allegato) che sarà sperimentato inizialmente in 300 UUPP e in successive 2 ondate di 300 per un totale di circa 900 uffici.
Il nuovo modello tende a soddisfare le diverse esigenze dei clienti suddivisi in affluent (> 75K€) e mass (< 75K€) con un tipo di approccio diversificato per poter aggredire le esigenze dei clienti utilizzando anche prodotti a rischio più elevato.
Il progetto pertanto prevede che, all’interno degli UUPP interessati, ci siano 2 diverse tipologie di sala consulenza e conseguentemente due diversi consulenti che dovranno essere opportunamente formati alle nuove esigenze.
Il nuovo modello prevede inoltre un  coinvolgimento degli OSP che avranno il compito di individuare i potenziali clienti da indirizzare ai diversi tipi di consulenti, un coinvolgimento dei corneristi e la possibile reintroduzione delle sale finanziamento (ancora in corso di valutazione).
Al termine della illustrazione abbiamo evidenziato all’azienda la mancata informazione preventiva sul progetto che è già stato ampiamente illustrato sui territori senza il coinvolgimento del sindacato e sottolineato che l’illustrazione non contiene specifiche indicazioni sulle eventuali ricadute sul personale: profili inquadramentali, percorsi formativi, livelli di responsabilità ecc.
Abbiamo pertanto espresso un giudizio negativo sull’andamento dell’incontro, chiedendo all’azienda ulteriori approfondimenti sul nuovo progetto e sui temi non affrontati in particolare sul tema degli organici.
Infine abbiamo deciso di aggiornare la riunione al 4 marzo prossimo.
Cordiali saluti
MARIO PETITTO
SEGRETARIO GENERALE

martedì 24 febbraio 2015

Intervista a Annamaria Furlan, "La Stampa", 23 Febbraio 2015 "Il referendum sul Jobs act è sbagliato, meglio la contrattazione"



Fisco Furlan:"Mille euro a lavoratori, pensionati e incapienti per aiutare la ripresa"





“Andiamo a presentare la nostra proposta di legge popolare per un fisco più equo e giusto per avere una legge che aiuti chi ha subito maggiormente gli effetti della crisi” ha spiegato alla stampa Annamaria Furlan che insieme ad una delegazione della Cisl ha depositato stamani alla Corte di Cassazione il testo della proposta di  riforma fiscale su cui la Cisl raccoglierà nei prossimi mesi in tutta Italia centinaia di migliaia di firme. Bonus da 1000 euro, nuovo assegno familiare, fiscalità locale al servizio del cittadino, una imposta sulla grande ricchezza netta e lotta all'evasione fiscale: i cinque punti sui quali si articola la proposta della Cisl. 




Roma, 23 febbraio 2015 "Per un fisco piu' equo e giusto" la proposta di legge popolare su cui la Cisl raccoglierà nei prossimi mesi in tutta Italia centinaia di migliaia di firme, depositata stamani alla Corte di Cassazione da una delegazione della Cisl guidata dal Segretario generale Annamaria Furlan. 
"Andiamo a presentare la nostra proposta di legge popolare per un fisco più equo e giusto" ha spiegato il Segretario generale della Cisl alla stampa accingendosi a depositare il testo della legge. 
"Il nostro obiettivo è quello di avere una legge che garantisca sotto i 40mila euro lordi a lavoratori, pensionati, ma anche agli incapienti attraverso un assegno sociale, un bonus fiscale da mille euro"- ha spiegato Furlan - ricordando che la legge prevede anche l'introduzione di una tassa sui grandi patrimoni oltre i 500 mila euro, esentando la prima casa dalle imposte.
"Diciamo no alle tasse sulla prima casa, ma alla casa di un lavoratore o di un pensionato normale, non alle ville o ai castelli" ha tenuto a precisare la leader della Cisl. 
Dove trovare le risorse? Dall'evasione fiscale - sottolinea suggerendo di utilizzare "il contrasto di interessi per stanare l'evasione fiscale. "Chiediamo che il contrasto di interessi venga esteso ad altri settori, oltre a quello dell'edilizia, come i servizi alla famiglia". Infine, le risorse per sostenere la legge di iniziativa popolare proposta dalla Cisl potrebbero arrivare anche da "un piccolo contributo di solidarietà che chiediamo - ha concluso - a chi è più ricco, a quel 4 per cento delle famiglie che detiene oltre il 50 per cento della ricchezza in Italia. Queste famiglie vengono chiamate a un piccolo contributo a favore di coloro che hanno subito maggiormente gli effetti della crisi".



Di seguito il testo della proposta:
Il progetto di legge di iniziativa popolare è costituito di due articoli. 


1.     Con il primo articolo si introduce un ampliamento del credito attualmente previsto dal comma 1-bis dell'articolo 13 del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917 (c.d.: "bonus 80 euro"), e la sua estensione ad una platea più ampia di destinatari, in particolare prevedendone l'erogazione anche ai pensionati, ai lavoratori autonomi e agli "incapienti", cioè a quei contribuenti che hanno un'imposta lorda generata da redditi specificati nella misura superiore alle detrazioni spettanti in base all'art. 13 del TUIR, ampliando le condizioni di fruibilità in misura piena se il reddito complessivo non supera i 40.000 euro e in misura ridotta se il reddito complessivo è superiore a 40.000 euro ma non a 50.000 euro. Il reddito complessivo, come già previsto per l'erogazione del bonus attuale, si assume al netto del reddito dell'unità immobiliare adibita ad abitazione principale e delle relative pertinenze (cfr. comma 6-bis dell'art. 13 del TUIR).

2.     L'articolo 2 prevede:
  • specifiche deleghe al governo.
  • (art, 2 comma 1) individua gli obiettivi dei principi di delega.
  • (art. 2, comma 2, lettera a), delega il Governo a ripensare il sostegno per la famiglia nell'ottica di una maggiore equità distributiva, introducendo un nuovo strumento di intervento che superi, accorpandoli, gli attuali assegni familiari e le detrazioni per figli e coniuge a carico, attraverso un assegno (Naf - Nuovo Assegno Familiare) commisurato al reddito e ai carichi familiari.

Il Nuovo Assegno Familiare


  • prende come riferimento il nucleo familiare e non l'individuo come le attuali detrazioni;
  • ha un carattere di universalità non essendo limitato ai lavoratori dipendenti come l'attuale Assegno al nucleo familiare;
  • consente di modulare il beneficio in maniera più specifica a favore delle famiglie con redditi medio bassi, poiché il supporto economico decresce al crescere del reddito;
  • prevede anche un cospicuo sostegno aggiuntivo per le famiglie che presentano componenti in particolare difficoltà, ad esempio portatori di handicap e non autosufficienti.

L'articolo 2, comma 2, lettera b) dispone il blocco dell'aumento delle addizionali regionali e comunali dell'Imposta sul Reddito delle Persone fisiche, in attesa di una revisione organica della fiscalità locale.
L'articolo 2, comma 2, lettera c) delega il Governo a rivedere l'imposizione sulla casa, prevedendo una maggiore progressività del prelievo sulle abitazioni diverse da quella principale e modulandolo in relazione all'utilizzo della stessa e al numero delle abitazioni complessivamente possedute da ciascun nucleo familiare.
L'articolo 2, comma 2, lettera d) delega il Governo ad introdurre un'imposta ordinaria progressiva sulla ricchezza netta mobiliare ed immobiliare, escludendo la prima casa di abitazione e i titoli di stato e salvaguardando, mediamente, gli imponibili di ciascuna famiglia compresi entro i 500 mila euro, con l'esclusione da tale computo dei titoli di Stato e del valore dell'abitazione principale
L'articolo 2, comma 2, lettera d), punto 3, prevede che tutte le risorse rinvenienti dall'introduzione dell'imposta ordinaria e progressiva sulla ricchezza netta, di cui all'art. 2 comma 2, lettera d), siano integralmente destinate al cofinanziamento delle misure previste dall'art. 1 della presente legge.
L'articolo 2, comma 2, lettera e) impegna il Governo a ridurre, dall'attuale importo di 1.000 euro, a 500 euro la soglia di utilizzo della moneta contante.
L'articolo 2, comma 2, lettera f) detta norme di delega dirette a promuovere e diffondere l'utilizzo degli strumenti di pagamento diversi dal contante e della moneta elettronica mediante la stipula di una o più convenzioni fra il Ministero dell'economia e delle finanze con gli intermediari finanziari, per consentire la messa a disposizione dei contribuenti di carte di debito o di credito con livello dei costi coerenti con finalità di inclusione finanziaria, individuando le fasce di clientela socialmente più svantaggiate alle quali il conto corrente e i relativi strumenti di pagamento siano offerti senza spese.
L'articolo 2, comma 2, lettera g) prevede l'introduzione di meccanismi di contrasto di interesse sperimentali, volti a concedere al contribuente detrazioni di imposta temporanee su tipologie di spese relative ai beni e servizi considerati meritevoli di agevolazione dal punto di vista sociale e su beni e servizi relativi ai settori a maggiore rischio di evasione, in modo da far emergere il reale giro d'affari delle categorie coinvolte, adeguare gli studi di settori e spostare le agevolazioni su altre tipologie di spesa.
L'articolo 2, comma 2, lettera h) impegna il Governo ad adottare norme che rimuovano gli attuali condizionamenti affinché tutte le maggiori entrate rispetto all'anno precedente rinvenienti dall'attività di contrasto all'evasione fiscale, al netto di quelle derivanti dall'attività di recupero delle regioni, delle province e dei comuni, assegnate al Fondo per la riduzione della pressione fiscale istituito con la legge di stabilità 2014 siano interamente finalizzate alla riduzione della pressione fiscale sul lavoro, in particolare per la metà riducendo il carico fiscale che grava sulle imprese e sul lavoro autonomo e per l'altra metà per ridurre il carico fiscale che grava sui lavoratori dipendenti e assimilati e sui pensionati.
I commi da 3 ad 8 prevedono l'iter procedurale degli schemi dei decreti legislativi del presente progetto di legge.
Il comma 9 - al fine di garantire la copertura finanziaria del progetto di legge, anche indipendentemente dall'aumento delle entrate fiscali derivanti dalla maggiore crescita economica e dall'emersione spontanea di base imponibile che potrà derivare dall'introduzione dei meccanismi di contrasto di interesse previsti dall'art. 2, comma 2, lettera g) - prevede che il Governo provveda a coprire i maggiori oneri derivanti dall'introduzione delle misure di cui all'art. 1 del progetto di legge mediante l'utilizzo del gettito della nuova imposta ordinaria e progressiva sulla ricchezza netta, prevista dall'art. 2, comma 2, lettera d), e ricorrendo alla revisione dei regimi di agevolazione e favore fiscale (tax expenditures), ad esclusione di quelli che incidono direttamente a beneficio dei lavoratori dipendenti, autonomi e pensionati. Il comma 10 stabilisce, infine, che i decreti legislativi emanati a seguito dell'attuazione della delega di cui all'art. 2 del progetto di legge, che possano comportare nuovi o maggiori oneri che non trovino compensazione nell'ambito del medesimi decreti, siano emanati solo successivamente alla data di entrata in vigore di un provvedimento legislativo che stanzi le occorrenti risorse finanziarie.
http://www.cisl.it




lunedì 23 febbraio 2015

Poste per noi - 18 febbraio 2015Temporary Outlet ElettrodomesticiIndesit, Hotpoint-Ariston: Extra sconto del 10% aggiuntivo sui prezzigià scontati


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Previsti anche numerosi servizi aggiuntivi opzionali come la consegna al piano e installazione, prolungamenti di assistenza oltre il periodo di garanzia legale, accessori per migliorare le prestazioni dei prodotti, detergenti professionali per la cura e la manutenzione, etc…
In più, al primo acquisto completato, indipendentemente dal tipo di bene acquistato e dal valore del bene, subito in OMAGGIO la polizza “Indesit Assistenza casa*” del valore di circa 80 €**, in collaborazione con Europ Assistance.
La polizza, a copertura di piccoli imprevisti che possono presentarsi all’interno dell’abitazione (es: guasto della serratura o rottura chiavi abitazione, furto o tentato furto con impossibilità di accedere all’abitazione, ripristino della sicurezza, allagamento, infiltrazione, mancato scarico, otturazione, guasti agli interruttori, alle prese di corrente, agli impianti di distribuzione interna, etc…), è completamente gratuita, della durata temporale di un anno e senza opzione di rinnovo.
(*) La polizza è stata sviluppata appositamente per Indesit, non è rintracciabile sul mercato, né può essere oggetto di acquisto separato.

(**) Per l’intervento di un elettricista, idraulico, fabbro per un massimo di 3 interventi per ognuna professionalità a copertura dei costi di uscita e manodopera fino ad un massimo di 150 €.

Per ulteriori informazioni contatta il Servizio Clienti Indesit Company al numero unico nazionale 199.199.199 o invia una email all’indirizzo partner@indesit.com

mercoledì 18 febbraio 2015

Dietrofront del Governo sulla tassa sui versamenti dei contanti in banca

Dopo le anticipazioni sullo schema di decreto che dovrebbe introdurre la fatturazione elettronica e lo scontrino digitale il Governo frena sugli strumenti per la lotta all’uso del contante. Nelle ultime riunioni per la messa a punto del decreto sarebbe, infatti, saltata l’imposta di bollo in misura proporzionale sui versamenti giornalieri in banca o alle poste superiori ai 200 euro. Allo stesso tempo ci sarebbe stato anche un dietrofront sul riconoscimento di uno sconto a chi effettua acquisti con carta di credito/debito o prepagate, così come del credito d’imposta riconosciuto all’esercente in relazione alle vendite effettuate con moneta elettronica. Venerdì, al termine del Consiglio dei ministri, è attesa la presentazione da parte del governo di un piano per semplificare la vita a commercianti, artigiani e professionisti e allo stesso tempo per dare la caccia ai «furbetti» di scontrini, ricevute e fatture. Tra le ipotesi al vaglio, l’applicazione di sconti sugli acquisti effettuati con carte di debito/credito o carte prepagate. Dal canto suo l’esercente potrà vedersi riconosciuto un credito d'imposta rapportato alla quantità dei suoi incassi realizzati con moneta elettronica. sole24ore

Postepay evolution” a quota mezzo milione

Feb 17 2015
14:43

Un primo bilancio della carta che -associando il codice Iban- permette di avere un vero e proprio conto corrente bancario in tasca

Primo bilancio per la carta “Postepay evolution”, le cui caratteristiche tecniche la avvicinano molto ad un normale conto corrente bancario dalle prestazioni base e dai costi minimi. A tre mesi dal lancio, ne sono stati commercializzati 500mila esemplari. Un esito che -commenta l’azienda diretta da Francesco Caio- consolida il primato nazionale, con quasi 13 milioni di “Postepay” complessivamente vendute.
La differenza rispetto alle storiche carte è che vi è associato un codice Iban. Esso permette di farvi accreditare lo stipendio o ricevere e disporre bonifici, saldare bollettini, domiciliare utenze, eseguire pagamenti e ricariche telefoniche presso gli uffici postali nonché su poste.it e postepay.it. Il supporto viene accettato in 30 milioni di punti vendita del mondo ed in tutti i siti convenzionati Mastercard; consente di prelevare denaro presso i postamat, gli sportelli postali e quelli bancari che hanno il medesimo logo Mastercard.
Inoltre, è abilitato alle transazioni “contactless”, che cioè non richiedono un contatto fisico con il registratore; la “app” dedicata permette ulteriori prestazioni.

domenica 15 febbraio 2015

Offerta Sky, primavera 2015

Fino al 29 marzo 2015 prosegue l’offerta Sky per i dipendenti di Poste Italiane, sia per coloro che ancora non sono abbonati a Sky sia per coloro che lo sono già.

La promozione Sky presenta:

•    se non si  è ancora abbonati: Sky TV + Sky HD + 1 pacchetto a scelta tra Cinema, Sport e Calcio a 29,90€ per i primi due anni, con attivazione My Sky gratuita e installazione completa con parabola a 19€ (una tantum)
•    se si è già abbonati: 1 nuovo pacchetto a scelta tra Cinema, Sport e Calcio tra quelli non compresi nell’abbonamento scontato del 50% per i primi due anni, oppure, per chi ha tutti i pacchetti e My SKy, Sky Multivision connesso ad internet con sconto del 50% sul servizio per i primi due anni.





Per saperne di più e aderire all’offerta vai sull’area riservata del sito Sky:


Poste: Perduti (e ritrovati) anche atti del caso Ruby.






I faldoni di 30 processi milanesi
che il corriere non ha recapitato

Perduti (e ritrovati) anche atti del caso Ruby. Il disservizio da quando non sono più accettate spedizioni «assicurate» che pesano oltre 2 chili

di Luigi Ferrarella

Conseguenze
Incredibile corto circuito
Disservizio

I faldoni dei processi milanesi persi
La replica di Poste italiane

L’azienda: avviata ispezione, determinati a marcare discontinuità dal passato

In relazione all’articolo apparso oggi sul «Corriere della Sera», relativo ai presunti disservizi della controllata Sda, Poste Italiane ha avviato una approfondita ispezione su quanto accaduto. L’azienda ha inoltre ribadito - come in altri recenti casi - la sua determinazione a marcare una discontinuità dal passato e ad assumere le necessarie iniziative qualora emergano gravi responsabilità interne.
24 gennaio 2015 | 16:04

sabato 14 febbraio 2015

Richiesta incontro su problematiche MP


M’illumino di meno


Il 13/02/15 luci spente, dalle ore 18 alle 19.30, anche in 375 sedi di Poste italiane. Il punto dell’azienda sul proprio impegno a tagliare i consumi



Un “free duck” adibito al recapito
In attesa di abbassare definitivamente le serrande (le proteste contro la nuova razionalizzazione proseguono in modo molto più significativo rispetto al passato), Poste italiane spegnerà le luci. Almeno adesso, solo per novanta minuti, domani dalle 18 alle 19.30. Così da aderire all’iniziativa “M’illumino di meno”, lanciata dalla trasmissione di Radio 2 “Caterpillar” e volta a sostenere la “Giornata del risparmio energetico”.
L’azienda -è la nota- ha accolto l’invito a trasformare la manifestazione in una festa attraverso la quale sensibilizzare i suoi 143mila dipendenti. Saranno 375 le sedi coinvolte, tra cui quelle centrali di Ancona, Bologna, Cagliari, Campobasso, Catania, Firenze, Genova, L’Aquila, Lecce, Milano, Napoli, Perugia, Potenza, Reggio Calabria, Roma, Teramo, Torino, Trento, Trieste e Venezia.
La società “è impegnata da anni a favore della sostenibilità ambientale e prende parte all’evento per confermare il proprio impegno nella riduzione dell’inquinamento atmosferico”.
Nel 2014 il consumo di elettricità è diminuito di ulteriori 15 GWh, pari a circa il 3,2% dell’anno precedente. Dei 498 GWh impiegati, la metà deriva dall’utilizzo di energia verde, scelta che, rispetto a dodici mesi prima, ha permesso di tagliare l’anidride carbonica prodotta per 6.030 tonnellate.
Le oltre 15mila sedi sono monitorate attraverso iniziative tecniche, di 8mila vengono misurati ed analizzati i profili, in 4.500 immobili è attivato il telecontrollo e lo spegnimento degli impianti da remoto. Quanto ai trasporti, sono oltre 2mila i veicoli ad alimentazione alternativa, elettrici oppure a benzina/metano.

Deciso il confronto con Regioni e Comuni



Feb 12 2015
18:33

Notizie dall'Italia

Però -viene specificato dal Mise- il piano di chiusura degli uffici postali “è conforme ai criteri fissati dalla delibera Agcom”. Cui spetta l’ultima parola

I due giorni di Palermo, e poi subito a Roma, per incontrare ben altri interlocutori. Così come aveva chiesto il sottosegretario allo Sviluppo economico, Antonello Giacomelli, che intendeva dare una risposta politica alle continue, numerosissime proteste evidenziate nel territorio, in queste settimane, contro i tagli individuati da Poste italiane.
Al tavolo, quindi, l’amministratore delegato della società Francesco Caio, il rappresentante del Governo ed il presidente dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, Angelo Marcello Cardani.
Durante la riunione, svoltasi oggi, è stato deciso -sottolineano dal Mise- il confronto con Regioni e Comuni, confronto che precederà la fase attuativa del piano di razionalizzazione. L’operatore si è impegnato a coinvolgere le istituzioni locali “per spiegare come servizi innovativi assicureranno la tutela del servizio universale per i cittadini”. Però, l’intervento di chiusura previsto nel 2015 “è conforme ai criteri fissati dalla delibera Agcom”; spetterà a quest’ultima “verificare il rispetto degli obblighi del piano annuale fissati dal decreto 7 ottobre 2008”.
Ora Giacomelli prenderà contatto con il presidente della Conferenza delle regioni, Sergio Chiamparino, e con il presidente dell’Associazione nazionale comuni italiani, Piero Fassino, per concordare le modalità della nuova fase.

Anche Napoli cambia responsabile

Feb 12 2015
10:06

Notizie dall'Italia

Il nuovo referente è Roberto Salvatore Minicuci. Prima di Calabria e Campania ha coordinato il Triveneto e poi la macroarea comprendente Basilicata, Molise e Puglia




L’area Sud ora è diretta da Roberto Salvatore Minicuci
Un altro “rat” -infelice acronimo con cui Poste italiane definisce il responsabile per un’area territoriale- è stato sostituito.
Alla guida della Sud, ossia di Calabria e Campania, c’è ora il cinquantottenne Roberto Salvatore Minicuci, laureato in Scienze politiche, sposato e con quattro figli.
Entrato a far parte dell’azienda nel 1983, durante tale periodo ha ricoperto varie posizioni (fra cui la gestione della filiale Brescia 1), fino ad arrivare ai vertici: nel 2008 con la delega a responsabile dell’area territoriale del Triveneto e nel 2012 della Sud 1 (Basilicata, Molise e Puglia).
“Da qualche giorno -spiegano in ufficio- è a Napoli, da dove dirigerà l’intera attività”.
Succede a Giuseppe Barreca, chiamato con un altro incarico a Roma.