Il progetto ha lo scopo di presidiare meglio ed offrire un servizio dedicato alle zone in cui siano presenti diverse comunità di popolazione extracomunitaria, ampliando l’iniziativa già attivata nel 2008 estendendo la stessa anche alla consulenza commerciale sia retail che impresa.
I modelli di ufficio postale coinvolti saranno essenzialmente due: il primo mono etnico dedicato in maniera specifica a comunità con forte concentrazione di una singola etnia; l’altro multi etnico rivolto a comunità con la presenza di etnie diverse.
Al momento l’Azienda ha individuato gli uffici postali nei quali implementare il progetto e a partire dal corrente mese di aprile ha intenzione di attivare tutte le attività per individuare le risorse (prima all’interno e poi eventualmente anche dall’esterno) che sono in possesso dei requisiti necessari a soddisfare le esigenze aziendali (conoscenza delle lingue coincidenti con le diverse comunità).
Abbiamo notato che il progetto in questione potrebbe comportare ricadute sul personale eventualmente presente in ufficio perché potrebbe comportarne la ricollocazione in uffici limitrofi a fronte dell’inserimento delle nuove risorse individuate.
Per questo motivo abbiamo, unitariamente, inviato in azienda una richiesta di incontro e di sospensione delle iniziative aziendali a riguardo, al fine di approfondire meglio i contenuti del progetto.
Nella richiesta di incontro abbiamo anche affrontato il tema della evoluzione delle sale finanziamento (Telemessaggio 59 del 3/4/14) in quanto ci sono pervenute segnalazioni che contrariamente a quanto comunicatoci dall’azienda le eventuali ricollocazioni degli specialisti non avvengono in maniera condivisa e volontaria.
In allegato troverete le slides del progetto mono-multietnici e la richiesta di incontro unitaria.
MP SALE FINANZIAMENTO UP MONO-MULTI ETNICI
Si è svolto il previsto incontro sui temi di Mercato Privati: evoluzione sale finanziamento e progetto UP mono-multi etnici.
Per quanto riguarda il tema delle sale finanziamento l’azienda ci ha illustrato le nuove necessità del mercato che a fronte di una diminuzione della domanda di prodotti di finanziamento richiedono di presidiare meglio il segmento integrandolo con le altre linee di prodotti ed in alcuni casi rendendolo maggiormente visibile.
A tale proposito si rende necessario riconvertire le sale finanziamento in sale finanziarie.
Inoltre ci è stato prospettato il quadro dei lavoratori coinvolti e assicurato che eventuali mobilità potranno avvenire solo in presenza di condivisione da parte del lavoratore.
L’azienda ci ha poi illustrato il progetto UP mono multi etnici, di cui vi abbiamo già parlato nel telemsg. N. 63 del 7 aprile scorso, ribandendo la volontà di intercettare una opportunità che il mercato offre attraverso la presenza sul territorio di forti comunità extra comunitarie nell’ottica di un miglior servizio alla clientela e di attenzione anche agli sviluppi socio economici del Paese.
In questa ottica sono stati individuati i territori e gli uffici postali nei quali l’offerta verrà ampliata attraverso il servizio a sportello e anche la presenza di sale consulenza dedicate.
La ricerca di personale con le caratteristiche richieste dal progetto avverrà con un job-posting rivolto al personale interno e qualora non sia sufficiente anche a risorse esterne.
Come sindacato abbiamo evidenziato che su entrambi i progetti è necessario avviare una fase di confronto con il territorio per verificare che i comportamenti agiti siano coerenti con i razionali illustrati e per gestire gli impatti sui lavoratori.
Sull’ evoluzione delle sale finanziamento abbiamo riscontrato, in alcuni casi, un diverso comportamento dei territori che non sempre hanno tenuto conto delle esigenze dei lavoratori obbligandoli ad accettare sedi non condivise e abbiamo richiesto che, in caso di mobilità condivisa, l’azienda, qualora si liberassero posti in un prossimo futuro, riservi una prelazione di rientro al lavoratore mobilitato.
Sul progetto UP mono-multi etnici abbiamo richiesto all’Azienda che l’inserimento di nuovo personale all’interno dell’ ufficio non comporti automaticamente un processo di mobilità.
Abbiamo invece sostenuto che, considerata la possibilità che il progetto possa incrementare i volumi dell’ufficio, l’analisi e la verifica di un eventuale processo di mobilità deve essere successiva ad un congruo periodo di tempo necessario a valutarne gli impatti.
L’azienda nell’accogliere tutte le nostre osservazioni ci ha comunicato che darà mandato ai territori di effettuare gli incontri entro la prima decade del mese di maggio.
Qualora negli incontri non doveste riscontrare le suddette disponibilità aziendali siete pregati di darcene immediata notizia.
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