domenica 26 aprile 2015

200.000 contatti


Il blog ha superato i 200.000 contatti, il momento combacia con un altro periodo complicato e difficile lavorativamente parlando. Le notizie e gli sviluppi cui assistiamo, ci costringono a stare sull'attenti pronti a ciò che sarà necessario, per difendere e tutelare il nostro lavoro e la nostra azienda. E' stato aperto il conflitto di lavoro in molte regioni, e i termini di servizio e di qualità del lavoro sono in criticità in molte città. A nascondere i molti fallimenti assistiamo a quotidiane omissioni ed assenze dei responsabili strapagati.  Mi auguro che determinati interlocutori si aprano presto ad un maggiore senso di responsabilità e di lungimiranza, comprendendo che i loro ruoli non vertono solo su compensi stratosferici o status, ma su dei precisi obblighi nei confronti delle persone che dirigono. Per quel che concerne il blog voci amiche e meno amiche mi hanno fatto comprendere che bisogna fare un passettino ulteriore, premere l'acceleratore: quindi compatibilmente con il tempo a mia disposizione, cercherò di avviare quel processo di trasformazione cui vi avevo parlato tempo addietro. Come sempre spero che il blog sarà in grado di accompagnare e informare tutti i colleghi, vicini e lontani, sui difficili mesi che ci aspettano.






giovedì 23 aprile 2015

GRUPPO NEXIVE E OO.SS: INCONTRO SUL PIANO STRATEGICO


23 APRILE 2015
In data 22/4/2015, si è svolta a Milano tra i vertici del Gruppo Nexive S.p.A e le OO.SS Nazionali CGIL,CISL,UIL  e le RSA delle varie realtà del territorio nazionale, la prima riunione che ha seguito la presentazione del Piano d'Impresa avvenuta in data 2 aprile 2015.
La riunione ha dato il via al confronto che era stato richiesto dalle OO.SS in merito alle iniziative organizzative previste dal Piano d'Impresa  ed alle  conseguenti ricadute sul personale delle varie realtà lavorative.
Infatti l'Azienda, mediante il nuovo Piano d'Impresa, intende portare avanti, sia azioni dirette  a consolidare ed incrementale il M.O.L. (politica dei prezzi, investimenti per l'avvio dell'attività legata al “parcel”, nuove strategie di penetrazione sul mercato, ecc.), sia incisivi interventi di riorganizzazione delle attività lavorative finalizzati a migliorare la produttività e la qualità dei servizi.
L'Azienda ha confermato con determinazione l'intenzione di volersi candidare come 2° operatore nazionale  nel campo del “parcel” attraverso la crescente penetrazione nel mercato e-commerce e di voler valorizzare la professionalità dei portalettere, che hanno un'approfondita conoscenza “dell'ultimo miglio” (i clienti presenti sulle rispettive zone di recapito) al fine di lanciare  nuovi servizi  con carattere di socialità e/o legati al welfare pubblico (consegna medicinali, certificazioni enti ecc.). 
In relazione a ciò l'Azienda si è riservata di presentare alle OO.SS alcuni “progetti ” sui quali avviare un confronto con cadenza quindicinale e da concludere entro il mese di Giugno p.v. , considerato che a far data dallo stesso mese dovrà essere avviata la contrattazione di 2 livello per il rinnovo del Premio di Risultato.
I temi anticipati sui quale l'Azienda vuole confrontarsi sono: incentivazione all'uscita finalizzata ad un ricambio generazionale tra lavoratori (se possibile anche padre/figlio), flessibilità organizzativa, articolazione rete indiretta, produttività, qualità servizi, avvio servizio “parcel” entro 20 Kg, serie iniziative di welfare aziendale finalizzate a migliorare e rafforzare il rapporto azienda/lavoratore.
Nel corso dell'incontro l'Azienda ha confermato l'avvio del servizio “parcel” sulle realtà di Firenze e Roma; i lavoratori Nexive al momento , considerati il limite di peso di 20 kg degli oggetti trattati, saranno chiamati a svolgere solo le attività di smistamento interno, mentre la consegna viene affidata  a collaboratori esterni.
Parimenti è stata confermata dalle parti la volontà di prorogare gli accordi di stabilizzazione del 6 dicembre 2014 al fine di dare l'opportunità di poter rientrare nell'alveo dello stesso  CCNL FISE ARE al maggior numero di partner possibile con la conseguente regolarizzazione di molti lavoratori che attualmente sono da loro impiegati.
Slp-Cisl pur confermando il proprio apprezzamento per il Piano Industriale orientato al consolidamento e allo sviluppo garantendo certezza occupazionale ai dipendenti in un momento di pesante crisi del settore, si è riservato di valutare in trattativa, nello specifico, le proposte e le ricadute  sui lavoratori.
Sono quindi state fissate le date dei due prossimi incontri che si svolgeranno l'8 maggio p.v. (incentivazione all'esodo/svecchiamento) e il 19 maggio p.v con O.d.G. ancora da definire.

Caf Cisl 730 2015



Delega precompilato AdE 2015

Delega precompilato AdE 2014

SCHEDA RACCOLTA 2015 spese pluriennali dal 2011 

elenco_documenti_da_presentare_730 – 2015

elenco_documenti_da_presentare_ISEE – 2015

Link al Sito del Caf Cisl: http: http://www.cafcisl.it/730.cfm

chisiamo
Dal 15 aprile 2015, in via sperimentale, l’Agenzia delle Entrate metterà a disposizione dei titolari di redditi di lavoro dipendente e assimilati, il modello 730 precompilato.
Il modello 730 precompilato viene messo a disposizione del contribuente, in un’apposita sezione del sito internet dell’Agenzia delle Entrate e contiene: i dati contenuti nella Certificazione Unica, che da quest’anno viene inviata all’Agenzia delle Entrate dai sostituti d’imposta; i dati relativi agli interessi passivi sui mutui, ai premi assicurativi e ai contributi previdenziali, che vengono comunicati all’Agenzia delle Entrate dai soggetti che erogano mutui agrari e fondiari, dalle imprese di assicurazione e dagli enti previdenziali; alcuni dati contenuti nella dichiarazione dei redditi dell’anno precedente (ad esempio gli oneri che danno diritto a una detrazione da ripartire in più rate annuali, come le spese sostenute per interventi di recupero del patrimonio edilizio, i crediti d’imposta e le eccedenze riportabili); gli altri dati presenti nell’Anagrafe tributaria (ad esempio i versamenti effettuati con il modello F24 e i contributi versati per lavoratori domestici).
Il contribuente ha tempo fino al 7 luglio per confermare i dati del precompilato o modificarli correggendo quanto già presente nel modello o integrandolo con informazioni mancanti (come ad esempio le spese mediche). Può farlo autonomamente sul sito dell’Agenzia, oppure, compilando una apposita delega, tramite il sostituto d’imposta, rivolgendosi al CAF o al professionista abilitato.
Se scegli di rivolgerti a CAF per presentare la tua dichiarazione, sarà un nostro operatore ad assisterti per la presentazione della dichiarazione: verificherà che le informazioni del precompilato siano corrette, ti indicherà tutte le possibili agevolazioni alle quali hai diritto, verificherà la documentazione e invierà per te il modello, fornendoti tutte le informazioni e rispondendo ai tuoi dubbi.
Inoltre, saremo noi a rispondere in caso di controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate: una volta apposto il visto di conformità sui dati inseriti, passa al CAF la responsabilità di quanto dichiarato, incluso il pagamento di eventuali imposte, sanzioni e interessi in caso di errore nella dichiarazione dei redditi.

730 2015: AL CAF CISL SIAMO PRONTI, E TU?

E’ ormai alle porte la campagna fiscale 2015 con il debutto del tanto annunciato 730 precompilato. Ancora tanti i dubbi da parte dei contribuenti alle prese con questa novità, cerchiamo quindi di fare chiarezza e fornire le principali informazioni su come si presenterà la dichiarazione dei redditi quest’anno.
Innanzitutto, va precisato che non arriverà un 730 già fatto a casa dei contribuenti, ma il precompilato sarà disponibile a partire dal 15 aprile sul sito “Fisconline” dell’Agenzia delle Entrate e per accedervi e visualizzarlo sarà indispensabile essere in possesso dell’apposito pin personale.
Una volta entrati nella propria area riservata e visualizzato il modello, i dati riportati sul 730 precompilato andranno controllati verificando che siano completi, modificandoli se non corretti e/o integrandoli con le informazioni mancanti. Nel modello on line troveremo i dati contenuti nella Certificazione Unica, quelli relativi agli interessi passivi sui mutui, ai premi assicurativi e ai contributi previdenziali, alcuni dati contenuti nella dichiarazione dei redditi dell’anno precedente (ad esempio gli oneri che danno diritto a una detrazione da ripartire in più rate annuali, come le spese sostenute per interventi di recupero del patrimonio edilizio, i crediti d’imposta e le eccedenze riportabili); gli altri dati presenti nell’Anagrafe tributaria (ad esempio i versamenti effettuati con il modello F24 e i contributi versati per lavoratori domestici).
È la stessa Agenzia delle Entrate a stimare che per il 2015 saranno oltre il 70% le dichiarazioni che non saranno complete e corrette, e richiederanno quindi un intervento da parte del contribuente: per citare il caso più frequente in dichiarazione, non saranno presenti i dati sulle spese sanitarie, utili per ottenere la detrazione del 19%. In questi casi se si sceglie di fare da sé la dichiarazione sarà oggetto di controlli da parte dell’Agenzia e il contribuente risponderà degli eventuali errori.
Non potranno in ogni caso utilizzare il precompilato e dovranno rivolgersi a un Caf o professionista o al sostituto d’imposta i contribuenti che presentano la dichiarazione congiunta, quelli che non hanno presentato la dichiarazione nel 2014 e ancora quelli che hanno presentato dichiarazioni correttive nei termini o integrative per le quali, al momento della elaborazione della dichiarazione precompilata, è ancora in corso l’attività di liquidazione.
Se scegli di rivolgerti a CAF per presentare la tua dichiarazione, sarà un nostro operatore ad assisterti per la presentazione della dichiarazione: verificherà che le informazioni del precompilato siano corrette, ti indicherà tutte le possibili agevolazioni alle quali hai diritto, verificherà la documentazione e invierà per te il modello, fornendoti tutte le informazioni e rispondendo ai tuoi dubbi. Inoltre, saremo noi a rispondere in caso di controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate: una volta apposto il visto di conformità sui dati inseriti, passa al CAF la responsabilità di quanto dichiarato, incluso il pagamento di eventuali imposte, sanzioni e interessi in caso di errore nella dichiarazione dei redditi.


martedì 21 aprile 2015

I Primi e gli Ultimi


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I primi e gli ultimi

Ormai ne abbiamo abbastanza. La generosa apertura di credito che avevamo concesso all’inizio del mandato è stata consumata senza che sia arrivato un minimo segnale positivo da parte di chi, lautamente stipendiato, è stato incaricato di rilanciare Poste Italiane SpA ed il suo gruppo.

Alla fine dei conti, dobbiamo concludere che ci troviamo davanti al solito manipolo di incapaci, che si ricopre di ridicolo ogni volta che impugna la penna e scrive un nuovo ordine di servizio.

Magari in ritardo, ma vogliamo ringraziare tutti i lavoratori e le lavoratrici postali che, nel nostro territorio, nel 2014 hanno raggiunto risultati straordinari. Senza la capacità, l’intelligenza, la passione e la dedizione di migliaia di postali veri, nessuno di questi dati sarebbe stato possibile.

Avete raggiunto livelli di quantità e qualità senza precedenti nella maggior parte degli indicatori gestionali nel 2014.

Primi in Italia per ferie e straordinario, primi in Italia nella posta esitata a Roma e nel Lazio, primi in Italia per ricavi dell’ASI (2 milioni di Euro), migliore ALT per le raccomandate a domicilio.

Senza parlare dei 3 milioni di Euro recuperati fra risparmi di gestione, riduzione dei costi degli appalti e internalizzazioni intelligenti.

Grazie di cuore, da parte di tutti noi che abbiamo la fortuna ed il privilegio di lavorare in questa grande squadra.

Non riusciamo a capire, invece, come mai a fronte di questi dati, l’attuale management vi considera i peggiori di tutti, al punto da azzerare in chiusura di anno l’intero gruppo dirigente che ha guidato la macchina aziendale per raggiungere quei risultati. L’azienda ha il diritto incontestabile di modificare il proprio assetto organizzativo, ma noi sentiamo l’obbligo di segnalare a chi di dovere che si è aperta una nuova stagione di assoluta follia organizzativa.

Nel giro di un mesetto scarso gli attuali manager sono riusciti a passare da 30.000 cartelle esattoriali consegnate a 8.000; a perdere 12 punti percentuali sulle raccomandate e a passare da 16 a 49 giacenze su 100 pezzi. Non sono invenzioni, non lo diciamo noi, che siamo di parte. Lo dicono i dati della stessa Azienda distribuiti agli ALT ed ai RAM per posta elettronica. Possibile che i massimi responsabili non li abbiamo letti o, peggio, non li abbiano capiti?

Noi pensavamo che il top management fosse composto da persone preparate, intelligenti, capaci di trovare nuove soluzioni e di superare vecchi problemi. Invece, scopriamo che non sono nemmeno capaci di leggere i numeri prodotti dalla loro stessa azienda e di trarne le logiche conclusioni: chi raggiunge i risultati è premiato, chi non li raggiunge torna a casa.

Almeno, così sembra suggerire il Codice Etico di Poste Italiane (articoli da 1 a 5). A pensarci bene, forse potremmo appellarci anche all’articolo 9, che recita: “Ciascun dipendente informa con tempestività il proprio responsabile diretto dell’insorgenza di dinamiche che possano interferire con la corretta gestione dell’attività lavorativa.” Seppelliamoli di e-mail.

Sbagliare ad interpretare i dati interferisce, eccome, con la corretta gestione dell’attività lavorativa. Che sia per incapacità manifesta o per dolo, non spetta a noi stabilirlo. Però diciamolo chiaramente:

se tra i massimi decisori ci fossero persone capaci di imparare dai propri errori, dovrebbero fare un passo indietro. Se tra i massimi decisori ci fossero persone rispettose del lavoro dei loro sottoposti, dovrebbero fare un passo indietro. Se tra i massimi decisori ci fossero persone serie, dovrebbero fare un passo indietro.

La Segreteria di Roma Capitale e Rieti

http://www.slpcislroma.it


lunedì 20 aprile 2015

Apertura conflitto di lavoro sulle criticità del settore recapito


INPS: Bando di Concorso “Asili Nido 2015″



INPS: Bando di Concorso “Asili Nido 2015″


Avviso di Concorso 
Asili Nido 2015 
175 Contributi per il rimborso delle spese di iscrizione e frequenza presso Asili Nido per bambini nati nell’anno 2013, a favore dei figli dei dipendenti del Gruppo di Poste Italiane S.p.A. 
Concorso per l’assegnazione di 175 contributi, ciascuno di importo massimo non superiore a € 400,00, da erogarsi sotto forma di rimborso delle spese sostenute per iscrizione e frequenza presso Asili Nido nell’anno 2014/2015.
Riservato ai bambini nati nell’anno 2013, figli dei Dipendenti del Gruppo Poste Italiane S.p.A. sottoposti alla trattenuta mensile dello 0,40 %, di cui all’art. 3 della Legge n. 208 del 27 marzo 1952. ASILI NIDO – pag. 2
Modalità di erogazione del beneficio 
Nel limite dell’importo massimo previsto di € 400,00, dietro presentazione delle ricevute originali rilasciate dall’Asilo Nido, fiscalmente valide, riferite all’anno 2014/2015 e intestate al genitore dipendente del Gruppo Poste Italiane S.p.A., si provvederà a corrispondere il contributo direttamente al beneficiario. A tal fine è importante che nello schema di domanda siano correttamente indicate le coordinate del conto corrente bancario o postale sul quale si desidera riceve l’accredito del bonus in oggetto (importante: non è possibile indicare coordinate di libretto postale ma solo di conto corrente. Il conto corrente deve essere intestato al richiedente).
Criteri per la formulazione della graduatoria 
La graduatoria sarà definita su valori crescenti di indicatore ISEE, come da attestazione relativa al nucleo familiare del concorrente, valida alla data di scadenza del presente bando.
Si concederà un solo beneficio per ogni nucleo familiare.
Attestazione ISEE 
Attestazione ISEE

  1. Il richiedente la prestazione, all’atto della presentazione della domanda, deve aver presentato la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per la determinazione dell’ISEE ordinaria o ISEE minorenni con genitori non coniugati tra loro e non conviventi, qualora ne ricorrano le condizioni ai sensi delle vigenti disposizioni. L’attestazione ISEE è rilasciata dall’INPS o dagli Enti Convenzionati (Caf, Comuni, etc.) previa presentazione della predetta Dichiarazione Sostitutiva Unica da parte del richiedente.
  1. Nel caso sia già stata emessa un’attestazione ISEE 2015, riferita al nucleo familiare in cui compare il beneficiario, non sarà necessario richiedere una nuova attestazione. Vista l’abrogazione della previgente normativa in materia di ISEE, tutte le attestazione ISEE elaborate nell’anno 2014 sono scadute il 31/12/2014. L’utente, in tali casi, deve richiedere la certificazione ISEE 2015. Il valore dell’attestazione ISEE è acquisito automaticamente dall’INPS.
  1. Qualora, in sede di istruttoria della domanda, il sistema non rilevi la presentazione di una valida dichiarazione sostitutiva unica alla data di inoltro della domanda, la stessa sarà respinta. ASILI NIDO – pag. 3
  1. L’Istituto non si assume alcuna responsabilità, nel caso di mancata trasmissione telematica dell’attestazione ISEE da parte degli Enti convenzionati o di erronea trascrizione del codice fiscale del beneficiario o dei componenti del nucleo familiare all’interno della medesima attestazione.
  1. L’acquisizione della certificazione ISEE potrà essere verificata all’interno della procedura, nell’area riservata dei Servizi on line. Si ricorda che dal giorno della sua elaborazione alla data della sua certificazione, potranno trascorrere anche due settimane.


Presentazione della domanda 

La domanda va redatta utilizzando esclusivamente lo schema di domanda reperibile nella sezione modulistica del sito Inps. Lo schema dovrà essere compilato in stampatello ed in modo leggibile. ATTENZIONE 
La domanda deve essere corredata di:
 fotocopia non autenticata di documento di identità del richiedente;
 originali o copie conformi delle ricevute fiscali attestanti le spese sostenute;
 indicazione del codice IBAN del conto corrente intestato al richiedente sul quale si desidera ricevere il bonifico nel caso di assegnazione del beneficio.
Il termine di scadenza per la presentazione delle domande è il 
30 giugno 2015 

BANDO_ASILO_NIDO_2015

Modulo di domanda


domenica 19 aprile 2015

Nuovo Prodotto di Posteitaliane: Raccomandata in città

Inviamo il documento che illustra il nuovo servizio raccomandata inCittà.

Il prodotto consente di prenotare ritiri di raccomandate al domicilio del cliente e, nelle città servite da un unico CD, di avviare gli oggetti in consegna nella giornata lavorativa successiva. Nelle altre città di maggiori dimensioni (servite da più di un CD), il recapito è assicurato entro due giorni dall’accettazione.

L’avvio del servizio, previsto dal prossimo mese di maggio, interesserà tutti i CD delle città di Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo, Genova, Firenze, Bologna, Bari, Catania, Padova, Cagliari, Pescara, Caserta, Salerno, Ancona, Sesto San Giovanni, Civitavecchia.
Restiamo disponibili per ogni ulteriore approfondimento.
Cordiali saluti.
Paolo Faieta
Il Responsabile

martedì 14 aprile 2015

Job Posting Aprile – Figure di Front-End e Commerciali UP Multilingue Hai tempo fino al 27 aprile



http://www.slpcislroma.it

Posizioni aperte - assunzioni Portalettere ctd L’annuncio scadrà il 04/05/15

Attività di Portalettere
-Diploma di scuola media superiore con votazione minima 70/100 o diploma di laurea, anche triennale, con votazione minima 102/110;

Non saranno prese in considerazione candidature prive del voto del titolo di studio

-Patente di guida in corso di validità; 

-Idoneità alla guida del motomezzo aziendale. La prova sarà effettuata su un motomezzo 125 cc a pieno carico di posta il cui superamento è condizione essenziale senza la quale non potrà aver luogo l’assunzione;

-Certificato medico di idoneità generica al lavoro rilasciato dalla USL/ASL di appartenenza o dal proprio medico curante (con indicazione sullo stesso certificato del numero di registrazione del medico presso la propria USL/ASL di appartenenza).
Non sono richieste conoscenze specialistiche
Si offrono Contratti a Tempo Determinato a decorrere da Luglio 2015, in relazione alle specifiche esigenze aziendali sia in termini numerici che di durata.

La Regione/Le Province di assegnazione saranno individuate nell’ambito delle Aree Territoriali suindicate, in base alle esigenze aziendali.

Solo qualora tu sia in possesso dei requisiti richiesti e dovessero emergere specifiche esigenze di personale a tempo determinato, potrai essere coinvolto nel processo di selezione.

Il processo di selezione inizia ricevendo una mail all’indirizzo di posta elettronica che indicherai in fase di adesione al presente annuncio. Tale e-mail consiste nell’invito ad effettuare un test attitudinale “on line”, che rappresenta la prima parte del processo di selezione. L’e-mail sarà spedita dalla Società SHL Italy S.r.l. Unipersonale – incaricata da Poste Italiane per la somministrazione del test di selezione – e conterrà l’indirizzo internet a cui collegarsi per effettuare il test e tutte le spiegazioni necessarie per il suo svolgimento. Ti ricordiamo pertanto di verificare periodicamente la tua casella di posta a partire dal mese di maggio 2015. A seconda del fornitore della tua posta elettronica, la comunicazione potrebbe finire nella cartella spam, ti chiediamo pertanto di controllare anche quest’ultima.

Solo qualora supererai il test attitudinale on line, sarai contattato da personale di Poste Italiane per il completamento della seconda fase del processo di selezione, comprendente un colloquio e la prova d’idoneità alla guida del motomezzo.

L’annuncio scadrà il 04/05/15

Per come candidarsi vi rimando al seguente link:

Il 730 precompilato


Novità 2015


 Dal 15 aprile 2015, in via sperimentale, l'Agenzia delle Entrate metterà a disposizione dei titolari di redditi di lavoro dipendente e assimilati, il modello 730 precompilato.
Il modello 730 precompilato viene messo a disposizione del contribuente, in un'apposita sezione del sito internet dell'Agenzia delle Entrate e contiene: i dati contenuti nella Certificazione Unica, che da quest'anno viene inviata all'Agenzia delle Entrate dai sostituti d'imposta; idati relativi agli interessi passivi sui mutui, ai premi assicurativi e ai contributi previdenziali, che vengono comunicati all'Agenzia delle Entrate dai soggetti che erogano mutui agrari e fondiari, dalle imprese di assicurazione e dagli enti previdenziali; alcuni dati contenuti nelladichiarazione dei redditi dell'anno precedente (ad esempio gli oneri che danno diritto a una detrazione da ripartire in più rate annuali, come le spese sostenute per interventi di recupero del patrimonio edilizio, i crediti d'imposta e le eccedenze riportabili); gli altri dati presenti nell'Anagrafe tributaria (ad esempio i versamenti effettuati con il modello F24 e i contributi versati per lavoratori domestici).
Il contribuente ha tempo fino al 7 luglio per confermare i dati del precompilato o modificarli correggendo quanto già presente nel modello o integrandolo con informazioni mancanti (come ad esempio le spese mediche). Può farlo autonomamente sul sito dell'Agenzia, oppure, compilando una apposita delega, tramite il sostituto d'imposta, rivolgendosi al CAF o al professionista abilitato.
Se scegli di rivolgerti a CAF per presentare la tua dichiarazione, sarà un nostro operatore ad assisterti per la presentazione della dichiarazione: verificherà che le informazioni del precompilato siano corrette, ti indicherà tutte le possibili agevolazioni alle quali hai diritto, verificherà la documentazione e invierà per te il modello, fornendoti tutte le informazioni e rispondendo ai tuoi dubbi.
Inoltre, saremo noi a rispondere in caso di controlli da parte dell'Agenzia delle Entrate: una volta apposto il visto di conformità sui dati inseriti, passa al CAF la responsabilità di quanto dichiarato, incluso il pagamento di eventuali imposte, sanzioni e interessi in caso di errore nella dichiarazione dei redditi.

giovedì 9 aprile 2015

Incontro - Mercato Business e Pubblica Amministrazione

9 APRILE 2015


Nei giorni 8 e 9 aprile si è svolto l’incontro riguardante la funzione MBPA (Mercato Business e Pubblica Amministrazione).
L’azienda ci ha illustrato le motivazioni che hanno portato alla realizzazione di un nuovo modello organizzativo che prevede la riduzione da 7 a 5 aree territoriali, tipologie di presidio differenziate sui diversi clienti business e pubblica amministrazione, la suddivisione in segmenti industry (bancking – utility – industria e servizi) ed in relazione al potenziale commerciale (servizio clienti e delivery).
La nuova organizzazione prevede, nel segmento industry, una maggiore attenzione al cliente attraverso la focalizzazione delle figure del pre-venditore e post-venditore che insieme al venditore costituiranno le figure di riferimento del cliente.
Le altre figure di vendita del segmento servizio clienti e delivery ( clienti piccole aziende) avranno invece una struttura di pre-vendita e post vendita tradizionale.
L’azienda ci ha infine informato che sono state create nuove figure di terzo livello e che deve essere complessivamente rivisitata la figura del team leader.
A questo proposito ci ha comunicato che allo stato attuale, alcune figure di team leader non hanno ancora trovato una nuova collocazione coerente con il proprio profilo inquadramentale ma che comunque fino a tutto il mese di giugno continueranno a svolgere il proprio ruolo e saranno anche destinatari della incentivazione commerciale.
Come sindacato abbiamo fortemente contestato il metodo che ha visto l’azienda assumere decisioni unilaterali senza il previsto confronto sindacale sulle eventuali ricadute.
Abbiamo inoltre osservato che la nuova segmentazione prevede una marcata differenziazione dei portafogli, sia per quantità sia per prodotti, tra i canali industry e gli altri, con una
evidente, e a nostro giudizio eccessiva, differenza tra i portafogli. Il fatto rischia di provocare delle difficoltà nella qualità del servizio offerto ai clienti cosiddetti “piccoli” che potrebbero non trovare le necessarie rispondenze dalla prevista organizzazione.
Abbiamo pertanto richiesto, al fine di presidiare, un verbale di percorso nel quale siano definiti i tempi e le modalità di implementazione.
Al termine della riunione le parti hanno convenuto l’allegato verbale nel quale è previsto che prima di definire la complessiva implementazione del modello si avvierà un incontro di verifica dello stesso e un confronto sulle eventuali ricadute riferite alle figure professionali attualmente operanti nella funzione.
Cordiali saluti


Richiesta convocazione unitaria - Urgenza su problematiche del settore recapito


Mozioni sul piano di razionalizzazione di Poste Italiane Spa: il sìdell'Aula


9 Aprile 2015

L'Assemblea, nella seduta antimeridiana di giovedì 9 aprile, ha approvato mozioni sul piano di razionalizzazione di Poste italiane SpA.
I testi riformulati - si legge nel comunicato di seduta del 9 aprile - impegnano il Governo a sollecitare AGCOM Poste italiane affinché, al termine del confronto con gli enti locali, pubblichino la lista completa degli uffici prossimi alla chiusura o interessati da una riduzione di orario, al fine di assicurare il mantenimento dell'operatività del servizio universale nel 96 per cento dei comuni italiani; a valutare la possibilità che alcuni servizi siano offerti non in regime di esclusiva da Poste italiane; a valutare l'impatto sociale e occupazionale della razionalizzazione degli uffici; ad adoperarsi per garantire la permanenza degli uffici postali nei comuni rurali, montani e svantaggiati.


mercoledì 8 aprile 2015

Imprese Private recapito Postale: raggiunta intesa sul rinnovo CCNL 2013-2015

Nella giornata de 2 Aprile u.s. è stata raggiunta l’intesa fra FISE ARE e le OO SS Nazionali per il rinnovo del CCNL delle imprese private operanti nella distribuzione del recapito dei servizi postali, con decorrenza 1.1.2013 – 31.12.2015 e attraverso un accordo ponte che recupera i valori economici
Si tratta di un risultato positivo fortemente voluto dal sindacato che ha ritenuto essenziale procedere al rinnovo del CCNL nonostante le difficolta evidenziate dalle aziende per la crisi che in questi anni attraversa l’intero settore postale e la impossibilita, ad oggi, di avviare un percorso per la definizione di un contratto collettivo per tutti gli operatori del settore postale.
L’accordo prevede per il periodo 1.1.2013 – 30.4.2015 un importo “una tantum” per il livello 5° super pari a euro 250,00 lordi.
L’importo sarà corrisposto in Euro 150 con la retribuzione del mese di Giugno 2015 e in Euro 100 con la retribuzione del mese di Novembre 2015.
Per le imprese che applicano il CCNL successivamente alla data del 6.12.2013 l’importo complessivo di una tantum sarà invece pari a Euro 150 divisi in due trance di pari entità nel mese di Giugno 2015 e Novembre 2015.
Ancora è stato concordato un aumento dei minimi tabellari, per il livello 5 Super, pari a Euro 17,00 con relativa riparametrazione e da erogare con la retribuzione del mese di Luglio 2015.
Inoltre a far data 1.1.2016, il punto percentuale di riferimento ai fini del rinnovo del CCNL è stato ulteriormente rivalutato sulla base degli indici inflazionistici definiti dall’ISTAT per il biennio 2013-2014 e l’elemento di garanzia di cui all’art.1 del precedente CCNL sarà erogato con le stesse modalità a partire dalla retribuzione del mese di Dicembre 2015.
Infine e stato introdotto un nuovo articolo sul lavoro a tempo determinato che recepisce le attuali disposizioni di legge in merito.
L’intesa raggiunta verrà illustrata in questi giorni ai lavoratori del settore attraverso un percorso di assemblee sul posto di lavoro che dovrà concludersi entro il giorno 24 p.v. al fine di poter sciogliere la riserva entro il corrente mese.
Per quanto riguarda Nexive al termine della riunione si è calendarizzato per il giorno 16 c.m. un incontro per trattare il tema dell’integrativo aziendale.

LE SEGRETERIE NAZIONALI
SLP- CISL                               SLC- CGIL                              UIPOSTE-UIL




Consiglio di Stato e Tar hanno infatti impallinato il piano industriale redatto da Caio

Le poste sono gestite dai giudici

Il 92,5% degli utenti avrebbe uno sportello entro 3 km


Si fa un gran parlare di mercato, di efficienza, di aziende pubbliche slegate dalla politica. Poi, nei fatti, cosa succede? Il manager si siede al timone e se è bravo e autonomo presenta (come ogni amministratore delegato di una grande impresa privata) il suo piano per fare correre l'azienda nel migliore dei modi, magari evitando che essa continui a gravare sulla spesa pubblica.
Il piano incide su situazioni amorfe, sullo status quo, su abitudini cementate, su comode rendite di posizione. Apriti cielo. Protestano i politici, i sindacati, i Comuni e le Regioni, arrivano le interrogazioni parlamentari, i social network si riempiono di frasi incandescenti e, dulcis in fundo, arrivano i tribunali amministrativi a bloccare il piano. Il manager è cornuto e mazziato.
Teoria? Nossignore. È quanto sta succedendo, per esempio, alle Poste. L'amministratore delegato, Francesco Caio, è stato designato (da Matteo Renzi) col mandato di rendere più efficiente e meno costosa l'azienda, portandone poi una tranche a Piazza Affari. E lui si è messo diligentemente al lavoro e ha presentato un progetto quinquennale che punta sull'integrazione tra poste, comunicazione e logistica. È prevista la rimodulazione degli uffici postali, con la chiusura di 455 uffici sul territorio nazionale e la riduzione dell'orario di apertura in altri 608 (rimangono 13 mila sportelli), oltre a 20 mila prepensionamenti (quindi nessun licenziamento).
È scoppiato il terremoto (anche se le Poste assicurano che, a conclusione della riorganizzazione, il 92,49% della popolazione avrà comunque uno sportello entro 3 chilometri e il 98,65% entro 6 chilometri) e i giudici sono arrivati a sentenziare quali uffici possono essere chiusi e quali no. Come se toccasse alla magistratura e non al manager proporre e realizzare il piano aziendale. Il consiglio di Stato qualche settimana fa (sentenza numero 1262) ha deciso che Caio non può chiudere gli uffici postali nei piccoli centri se la scelta non viene adeguatamente motivata in relazione ai disagi che arreca. Era stato il sindaco di un piccolo Comune del salernitano ad opporsi alla chiusura e il consiglio di Stato gli ha dato ragione, ribaltando tra l'altro il giudizio di primo grado che invece era stato favorevole alle Poste. Anche il Tar del Lazio è intervenuto immobilizzando l'amministratore delegato: ha sancito l'illegittimità del piano «basato sulla redditività a scapito degli interessi degli utenti».
Ma al manager non era stato affidato l'incarico di rendere redditizia l'azienda per quotarla (parzialmente) in borsa? Il fatto è che anche il ciarliero Renzi in questa occasione non s'è fatto sentire, lasciando Caio al suo destino. Pure nel caso del Tar del Lazio a ricorrere ai giudici era stato un sindaco, quello del Comune di San Pietro in Guarano (Cosenza). E il Tar ha dato ragione al «suo» avvocato, Salvatore Alfano: «A livello europeo si è pacificamente riconosciuto che le reti postali, soprattutto in zone rurali e scarsamente popolate, soddisfano interessi pubblici rilevantissimi, consentendo l'integrazione degli operatori economici con l'economia globale, ponendosi come fondamentale baluardo della coesione sociale, per cui la loro presenza è più necessaria laddove, proprio per la scarsità degli abitanti, mancano altre reti infrastrutturali».
Infatti un altro problema è la mancanza di copertura web di una parte della Penisola, quella lontana dalle grandi città. Una carenza che rende almeno per ora improponibile la figura del postino telematico, che svolgerebbe l'attività degli uffici che l'azienda pensa di chiudere e girerebbe tra le case con un terminale portatile in grado anche di effettuare rimesse e pagamenti. Dice Emanuele Ramella Pralungo, sindaco di Occhieppo Superiore e presidente dell'ex- Provincia di Biella: «Il postino telematico può essere una soluzione per le grandi città, ma non per il nostro territorio che per gran parte è montano, quindi con zone dove spesso non c'è campo per i telefonini e c'è difficoltà a collegarsi alla rete per far funzionare il terminale».
Per il piano di Caio, un de profundis. Tanto che l'ad è stato costretto a sospenderlo poiché gli stavano piovendo addosso i ricorsi di tutti i sindaci coinvolti nel ridimensionamento degli sportelli. Perfino a «casa» di Renzi, a Firenze e in Toscana, c'è la rivolta contro di lui e il «suo» ad: i sindaci toscani, la Regione e l'Anci-Toscana hanno deciso di fare ricorso al Tar, tutti insieme, appassionatamente. Caio ha rimesso il piano nel cassetto e assicurato che tratterà con l'Anci, l'associazione dei sindaci. Intendiamoci, a volte può essere utile salvaguardare uno sportello disagevole ma il piano di queste emergenze va discusso col governo e non può essere frutto della pressione di sindaci, parlamentari del territorio, lobby varie o addirittura di giudici. Un manager deve potere realizzare il suo piano industriale e sarà valutato per i risultati.
Sul tavolo c'è una proposta dell'Anci: l'azienda mantenga il servizio attuale ricevendo in cambio la tesoreria dei Comuni. Un compromesso percorribile? Si vedrà. Ma se le Poste non si riformano, nel 2019 registreranno un margine operativo netto (ebit) negativo per 1,5 miliardi di euro nel segmento postale e commerciale. Un pezzo di finanziaria che sarà pagato da tutti i contribuenti. Non ci sono solo le Poste, anche l'Inps di Tito Boeri vuole chiudere uffici e nel mantovano stanno già preparando le barricate. Dice Stefano Turrin, sindacalista locale Cisl: «È un altro colpo. Nel giro di pochi anni abbiamo perso prima la conservatoria e il distaccamento del tribunale a Castiglione, poi le sedi dell'agenzia delle Entrate a Bozzolo e Viadana, la sede del giudice di pace di Gonzaga e quella di Viadana, la direzione della Motorizzazione civile .Non ne possiamo più».
È davvero difficile mettere mano alle aziende di Stato.

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