Si sono svolti nelle ultime settimane alcuni incontri per un piano complessivo di perequazione degli organici nella divisione servizi postali.
Il confronto aveva portato alla individuazione di quattro linee di intervento:
- Gestione degli effetti delle riammissioni, disposte dai giudici, di personale già assunto con contratto a tempo determinato e/o lavoro temporaneo (interinale e/o somministrato);
- Attivazione disciplina transitoria mobilità volontaria nazionale, prevista dall'accordo 22 maggio 2013, con mobilità da province eccedenti a province carenti e con superamento del possesso dei requisiti di cui al punto 1 del citato accordo ;
- Conversione del rapporto di lavoro da tempo parziale a tempo pieno secondo quanto previsto dall'accordo su servizi postali del 28 febbraio 2013;
- Assunzione a tempo determinato per esigenze non strutturali in specifiche aree territoriali del nord, utilizzando gli ex dipendenti delle Agenzie di recapito rimasti privi di occupazione per effetto dei processi di internalizzazione delle attività di recapito riferibili a Poste Italiane.
L’opportuno bilanciamento degli interventi sopra riportati avrebbe consentito di porre rimedio, in buona parte, agli squilibri oggi esistenti nell'applicazione del personale nella divisione, con particolare riferimento al recapito, che tante difficoltà sta creando a molte realtà territoriali.
Purtroppo nonostante l’intenso confronto non è stato possibile superare le distanze fra le varie posizioni espresse dalle parti e pertanto non è stato possibile giungere alla sottoscrizione di un accordo che, a nostro giudizio, avrebbe consentito finalmente di superare in larga parte la sperequazione nell'applicazione delle risorse fra i vari territori ed avrebbe consentito altresì di dare una buona risposta alle aspettative di mobilità di molti colleghi.
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