Contributi, pensioni, benzina e bollette:
Sul tavolo nuovo taglio da 1,5 miliardi al costo del lavoro e mini indicizzazione degli assegni previdenziali. Sconto carburanti limitato a ottobre, niente bis dei 200 euro, estesi però a precari di scuola e agricoltura
Nella griglia del decreto Aiuti-bis che dovrebbe arrivare in consiglio dei ministri la prossima settimana entrano un nuovo taglio dei contributi a carico dei redditi medio-bassi e un’indicizzazione parziale delle pensioni; anche questa con un occhio di riguardo agli assegni più leggeri, come forma di rimborso ex post dell’inflazione subìta nei primi sei mesi di quest’anno. Sfuma invece, per ragioni di copertura, la replica del bonus da 200 euro: che però arriverà alle categorie fin qui escluse come i precari della scuola e dell’agricoltura, con un costo aggiuntivo di poche centinaia di milioni.
Sul tavolo, fra governo e parti sociali, per iniziativa sindacale, è tornata la proposta di estendere ancora una volta il contributo straordinario sugli extraprofitti, per esempio applicandolo anche al settore bancario.
…A cadere prima di tutto è la replica del bonus da 200 euro. I 6,8 miliardi di costo sono troppi per farsi spazio in un provvedimento che fra i propri compiti ha anche una serie di misure obbligate per rinnovare gli aiuti fiscali scaduti o in scadenza.
Fra questi c’è il taglio ad accise e Iva su benzina e gasolio, ora in vigore fino al 21 agosto. Il decreto dovrebbe prolungare gli sconti ma senza arrivare a fine anno, anche qui per ragioni di costi che si uniscono all’esigenza di osservare la dinamica effettiva del prezzo di benzina e gasolio. L’alleggerimento delle accise potrebbe quindi fermarsi a ottobre: poi ci penserà il prossimo governo, coperture permettendo.
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